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Gli interrogativi epocali: i picchi soffrono di mal di testa?

Da Leragazze

Il picchio, lo sappiamo persino noi se non altro per aver visto il cartone animato di Picchiarello, è quell’uccello che è uso martellare con il becco il tronco degli alberi sia per trovare larve e insetti con cui alimentarsi, sia per creare cavità dove costruire il nido, sia per marcare il territorio e segnalare la propria presenza a possibili rivali.

Gli interrogativi epocali: i picchi soffrono di mal di testa?

Sono anni che gli Scienziati si chiedono se a causa di tutto quel battere i picchi soffrano di mal di testa: già nel 1976 uscirono due articoli in proposito su Lancet, ai quali è seguito un terzo nel 2002 sul British Journal of Ophthalmology che è valso al suo autore, Ivan Schwab, il premio Ig Nobel per l’Ornitologia nel 2006. Ma nessuno di questi studi fu in grado di dare la risposta tanto attesa.

Ora finalmente un gruppo di Scienziati cinesi ha risolto l’arcano. Hanno messo sotto osservazione dei picchi con due video sincroni ad alta velocità (qualunque cosa essi siano) e un sensore per misurare la forza del martellamento e con la loro proverbiale pazienza (non sono loro che si siedono sulla riva del fiume e aspettano eccetera eccetera?) si sono messi a studiarli.

I risultati sono riportati in un articolo appena uscito sulla rivista PLoS ONE. I picchi, dunque, non soffrirebbero di mal di testa nonostante quel battere continuo perché sarebbero dotati di un sistema assorbi shock che gli umani non posseggono e sceglierebbero un angolo tra becco e superficie che non provoca loro danni alla testa.

Gli Scienziati cinesi concludono augurandosi che queste acquisizioni possano ispirare nuovi approcci preventivi e terapeutici per i traumi cranici e le cefalee nell’uomo. Se il sogno cinese dovesse avverarsi potremo battere la testa contro il muro nelle più svariate circostanze (crisi economica, vittoria dello scudetto da parte della squadra odiata, rielezione di un politico a caso, eccetera eccetera) in tutta tranquillità.



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