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Gli "invincibili" di M23
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INTANTO cominciamo con lo sfatare un mito: M23 non è più soltanto un movimento di Tutsi congolesi, i Banyamulenge, che si battono per la sopravvivenza del loro popolo in quel gran bordello che è la RDC. Con il tempo M23 è diventato un movimento interetnico che comprende tutti i congolesi desiderosi di un Congo migliore, vale a dire un Congo sbarazzato dalla cricca di Kabila e dai preti. Sono queste mafie che trasformano nel più povero del mondo il paese potenzialmente più ricco. Nel settembre dell’anno scorso i militari di M23 hanno occupato Goma, la più importante città del Kivu, per costringere il governo della RDC a negoziare. I negoziati si sono tenuti a Kampala e si sono trascinati fino al 24 novembre, quando l’emissario di Kabila ha promesso ai Banyamulenge la fine delle persecuzioni e il riconoscimento della cittadinanza.
NATURALMENTE le promesse non sono state mantenute. Chi si faceva illusioni? Kabila ha la lingua più biforcuta di un serpente. Cosi’ a M23 non è rimasto che riprendere l’opzione militare, leggi rioccupare Goma. Gli abitanti ne sono felicissimi, perché stanno molto meglio con M23 che con le truppe congolesi. Me lo hanno detto loro lo scorso settembre durante la mia visita in quella città, mentre tutti i media occidentali (che riprendevano le dichiarazioni del governo congolese) gridavano allo stupro e al saccheggio, quegli stessi media che stanno muti come tombe quando a stuprare e saccheggiare sono le truppe congolesi o i loro amici genocidari delle FDLR (Forces Démocratiques de Libération du Rwanda).
LA SITUAZIONE ricorda il conflitto in Rwanda fra il FPR (Front Patriotique Rwandais) e il dittatore Juvénal Habyarimana. Anche allora Habyarimana rifiutava di permettere il rientro dei rifugiati Tutsi e il FPR è ricorso all’opzione militare. E anche allora le truppe governative rwandesi si squagliavano davanti all’avanzata degli Inkotani (gli invincibili), cosi’ come le truppe congolesi si squagliano davanti all’avanzata di M23. La causa? L’atavica paura dei guerrieri Tutsi, anche se tanto il FPR che M23 sono movimenti politici nei quali militano etnie di ogni tipo (ci sono perfino io, pensate un po’). E’ anche una questione di disciplina. Come diceva von Clausewitz, 100 uomini disciplinati valgono più di 1000 uomini indisciplinati. L’armata congolese è buona soltanto a sbronzarsi, saccheggiare e stuprare, mentre M23 ha una disciplina prussiana. Ecco il segreto della vittoria.
Dragor
