Ultimo appuntamento con “Invincibili”, il programma di Italia 1 condotto da Marco Berry, che racconta le storie di persone comuni che hanno subito gravi traumi psico-fisici e che hanno saputo “rinascere”, cominciando una nuova vita più forti di prima. ”Ferite che non si possono rimarginare, ma i nostri protagonisti non le nascondono mai, anzi, sono il motivo per confermare che sono invincibili”…
Un’altra storia, quella di un giovane Stefano Viglione, 21 anni, un brutto incidente sulla Torino-Savona gli provoca gravi danni alla colonna vertebrale. Oggi è paraplegico, nessuna sensibilità dall’ombelico in giù, non controlla più il suo corpo eppure a 40 anni è il sindaco di Mondovì, sposato e con una bella bambina. Un ragazzo molto sportivo, che improvvisamente deve affrontare un cambio radicale. Sua madre, lo ha aiutato nella sua rinascita, di origine inglese, si ricorda dello Stoke Mandeville Hospital, il primo ospedale al mondo per la riabilitazione delle paraplegie, nato per rimettere sugli aerei i piloti infortunati della RAS nella seconda guerra mondiale, e decide di mandare il figlio in Inghilterra a fare la riabilitazione. Lì Stefano in cinque mesi impara a essere una persona totalmente autonoma: si laurea, pratica tutti gli sport, anche quelli più estremi, e
nel 2003 arriva ad essere il campione italiano di monosci. Nel 2007 Stefano viene eletto sindaco di Mondovì. “Ma la sfida più grande e soddisfacente è quella di essere riuscito ad avere una figlia”.Anche lui è determinato, non si è lasciato sconfiggere dagli avvenimenti, ha deciso di occuparsi degli altri, dei cittadini del suo paese. E’ di fatto, un disabile che fa politica ma non si sente un uomo in carrozzina, è una persona utile alla collettività, amato e rispettato e con quel coraggio che lo porta a dire: “Quella di candidarmi a sindaco è stata una scelta importante che comporterà una diversa impostazione della mia vita. Ho assunto questo impegno con grande entusiasmo. Mi sento infatti orgoglioso di lavorare per la città in cui vivo sin dalla mia infanzia”.