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Gli Ospreys schierano un parà in prima linea

Creato il 07 luglio 2011 da Rightrugby
Gli Ospreys schierano un parà in prima lineaEra stato invitato ad allenarsi, poi visto il lavoro svolto lo hanno ricompensato: gli Ospreys hanno infatti offerto un contratto di un anno a Ken Dowding, pilone dell'esercito britannico dove si è arruolato dieci anni fa, finita la scuola, e che ha prestato servizio sia in Afghanistan che in Iraq come paracadutista. Nella scorsa stagione il 26enne ha lasciato il segno, adesso sarà nella lista dei giocatori dei Bridgend Ravens, club della Welsh Premiership che ruota nella galassia di Swansea ed infatti si allenerà tutti i giorni con la franchigia celtica. Entra di diritto nel gruppo B, quello che solitamente si tiene buono quando i titolari sono alle prese con impegni internazionali: leggi Coppa del Mondo e Six Nations.
"Per me è una grande opportunità", ha commentato Ken. "L'anno scorso ho visto come lavorano gli Ospreys e il Bridgend, ma ovviamente adesso è una grandissima sfida. Dovrò lavorare sodo, giocare bene e lasciare una buona impressione".
Dowding ha ricordato come sia già accaduto che i giocatori di rugby dell'esercito abbiano unito le due carriere, grazie alle possibilità concesse dall'Army (e noi avevamo già raccontato la storia di Chris James Budgen, pilone degli Exeter Chiefs). Anche perché il rugby è terreno fertile dove cercare ragazzi tra i sedici e i diciotto anni da arruolare. Da parte sua, il ragazzone è regolarmente convocato nella rappresentativa militare e ha già giocato contro Samoa, Argentina, Georgia e Barbarians
Nato come terza linea, è poi definitivamente passato in prima da un paio d'anni, dopo essere tornato dall'Afghanistan. In quell'occasione, smaltito peso nel corso della missione, è stato consigliato da Mattie Stewart, ex pilone della Scozia e suo commilitone che gli ha suggerito come fisico e abilità corrispondessero alle richieste fatte per chi gioca in quel ruolo. Il legame con l'esercito rimarrà, in particolare dopo la chiusura della stagione, ma Ken ha ben chiaro in testa di volersi dedicare a tempo pieno al rugby. 
"Non è un grande cambiamento per me perché comunque la carriera militare richiede un buono stato fisico". L'unico problema è stato mettersi al passo con i compagni una volta rientrato dall'America, dove era stato trasferito con il reggimento. "L'obiettivo adesso è giocare al meglio durante la pre-season e mostrare veramente ciò che valgo. E' una grandissima occasione, sopratutto per noi che avremo molti piloni impegnati con il Galles". Basta scattare sull'attenti quando la battaglia chiama.

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