I lavoratori italiani sono ormai il vero ostaggio sia della classe politico-partitica nazionale, sia della voracità di industriali, padroni e padroncini vari, oltre alle solite multinazionali.
La crisi, tutta interna al settore bancario del capitalismo internazionale, si sposa bene con la rinnovata voracità di chi sfrutta il lavoro altrui ancor meglio, delocalizzando dall'Italia verso paesi in via di sviluppo o poveri del tutto che, ovviamente, come dice spesso Marchionne, offrono una marea di incentivi, impensabili qui, anche a causa dei vincoli europei.
Allora, nonostante le paghe più basse d'Europa, sia nel pubblico che nel privato, le aziende continuano a delocalizzare, la P.A. ora conta migliaia di esuberi e la FIAT, addirittura, ha spostato il meglio della sua produzione in un paese più ricco, gli USA. Strano? Niente affatto: lì, grazie alla sovranità monetaria, possono stampare tutti i dollari che vogliono e pagarsi i debiti, e quindi la gente non è spremuta come qui, da Monti e soci.
Le autovetture in America (Canada compreso) si comprano, da noi, no. Noi avevamo una sola, grande azienda che produceva bus... Chiusa.
Noi siamo in recessione piena e coloro che ci governano, Monti-Napolitano, sostenuti dai 4/5 del Parlamento (ricordiamo sempre: PD-PDL-UDC) invece di andarsene dopo aver chiesto scusa per il loro fallimento, si ripropongono e la campagna elettorale è ripartita.
Gli unici che pagano e pagheranno sempre, sono i lavoratori italiani, incatenati ad una vita lavorativa che pretende 45 anni di lavoro continuo, obbligati a fare la fame da vecchi, grazie al contributivo esteso a tutti, e con la prospettiva di una riduzione ormai certa di qualunque ammortizzatore sociale.
In tempi di crisi, con persino la FIAT in grande difficoltà, con il PIL che cala, chi tirerà fuori i soldi per l'enorme platea di lavoratori ormai lasciati andare? Nessuno li salverà: da uomini liberi, sono ugualmente ostaggi di una società sbagliata e di un capitalismo senza frontiere ma ugualmente vorace fino all'autodistruzione.
E voi, cari lettori, cosa farete? Pronti a rivotare chi ha condotto tutti noi in questa situazione? Siete anche voi così decisi a ridare le redini del comando alla partitocrazia italiana?