Probabilmente molti di voi conosceranno Forum, programma che spesso ci accompagna durante l’ora di pranzo. Quanti di voi hanno come sottofondo due litiganti mentre cucinano un succulento piatto? A me capita spesso.
La puntata del 6 Ottobre però, ha avuto un finale che mi ha lasciato l’amaro in bocca per una frase detta dalla sua conduttrice: Rita Dalla Chiesa; donna che ho sempre ammirato per un sacco di motivi, primo fra tutti il suo amore nei confronti degli animali.
La causa della quale si discuteva riguardava un adulterio, dove un uomo chiedeva la separazione con addebito alla moglie avendola scoperta in flagrante adulterio con il fratello di lui. La donna in questione si opponeva chiedendo che l’addebito fosse del marito poiché dopo averla scoperta la strattonò e colpì con violenti schiaffi.
Il giudice alla fine accoglie la richiesta del marito.
Essendo ignorante in materia giuridica non voglio parlare della sentenza del giudice, bensì dalla frase utilizzata da Rita Dalla Chiesa per esprimere il suo favore al verdetto:
“Due schiaffi a lei in confronto al danno morale che ha provato lui non sono niente”
Beh viviamo in una società dove la donna è considerata alla stregua di un oggetto, numerose sono le discriminazioni che subiamo giorno dopo giorno, il nostro corpo viene strumentalizzato, sessualizzato e mercificato al fine di promuovere e vendere l’impossibile, tanto da farlo passare sempre e solo come un oggetto del piacere ma soprattutto continue sono le notizie che riguardano femminicidi e violenze sulle donne.
Premetto che personalmente non stimo una persona (uomo o donna) che tradisce ma non concepisco neanche i due schiaffi che ha detta sua non sono niente.
Uno schiaffo è violenza. Uno schiaffo può degenerare in tragedia e di casi del genere ne sono piene le cronache nere che quotidianamente leggiamo.
Sicuramente la situazione descritta nella causa è una di quelle che fa bollire il sangue nelle vene e credo che difficilmente uno possa dire a priori come si comporterebbe trovandosi nella stessa, però si può essere favorevoli al verdetto del giudice senza esserlo agli schiaffi, che comunque non sono giustificati in nessun caso.
Non conosco i motivi che hanno portato la donna a tradire, ma c’è la legge che comunque tutela l’uomo, il quale non è autorizzato ad alzare le mani sulla propria compagna.
Due schiaffi a lei in confronto al danno morale che ha provato lui… ma cara Rita le cose si fanno in due a contribuire al danno morale di lui è stato anche il fratello, quest’uomo cosa doveva fare? Malmenare tutti i presenti nella stanza a causa della forte mancanza di rispetto ricevuta? Sembra di ritornare indietro nel tempo, quando vigeva il delitto d’onore.
Perché una donna che sbaglia deve meritare una violenza fisica? Forse perché siamo donne? Forse perché non c’è consentito sbagliare?
Errare humanum est …e nella “società civile” nella quale viviamo non dovremmo espiare le nostre colpe con sofferenze fisiche anche se spesso succede e bisognerebbe sensibilizzare le persone e non esprimere pubblicamente la propria approvazione a degli schiaffi nei confronti di una donna in un programma con una buona audience, la quale è composta da spettatori di tutte le età.
Inoltre trovo inconcepibile una frase del genere detta da chi ha avuto l’onore di lavorare con il giudice\avvocato Tina Lagostena Bassi, la quale è venuta a mancare nel 2008, una persona che si è sempre schierata a favore delle donne difendendole e denunciando i soprusi.
Non esiste giustificazione alla violenza, sia essa sotto forma di schiaffo o di un semplice strattone, la violenza è violenza.
Voi cosa ne pensate? È giusto dire una cosa del genere per giustificare un danno subito? O dovremmo invitare Rita Dalla Chiesa a rivedere questa sua presa di posizione?
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