oggi vi parlo di un'autrice italiana che mi ha davvero colpito sia come scrittrice che come persona. Prima della pubblicazione di Lullaby non la conoscevo e alla fine mi sono convinta e ho letto entrambi i suoi due ultimi romanzi pubblicati quest'anno. E' una persona deliziosa e disponibile e soprattutto una bravissima narratrice.
Barbara Baraldi è l'autrice italiana più rappresentativa del genere gotico. Al suo edordio scrisse sotto lo pseudonimo di Lara Lanzoni e il suo primo romanzo "La ragazza dalle ali di serpente" ha riscosso un buon successo negli ambienti alternativi. Nel corso degli anni ha pubblicati moltissimi libri e nel 2010 con Lullaby: la ninna nanna della morte inaugura la collana "le torpedini" di Castelvecchi editore. L'ultimo suo romanzo pubblicato è "Scarlett" un urban fantasy YA ambientato a Siena che prima ancora della sua uscita in Italia è stato venduto all'estero.
Barbara Baraldi nei suoi ultimi due romanzi ci svela due lati di se stessa: dolce e misteriosa in Scarlett, cruda e reale in Lullaby. Due facce della stessa intrigante figura di scrittrice dark. Le piace l'aspetto della Dark Lady, ma Barbara è anche una donna molto introversa e sensibile che svela il lato oscuro della quotidianità nei suoi testi. Un'autrice italiana di indubbio talento che con la sua originalità e con il suo stile inconfondibile trascina i lettori nel vortice delle sue storie senza mai lasciarli andare.
Castelvecchi Editore molto gentilmente a messo a disposizione per i lettori il romanzo "Lullaby: la ninna nanna della morte". Se volete riceverlo in regalo lasciate un commento all'articolo per essere estratti.
L'amore ha occhi di ghiaccio. La morte di fuoco.
Per leggere un estratto dal romanzo: QUI
Trama:
Scarlett ha sedici anni e si è appena trasferita a Siena, lasciandosi alle spalle l’estate, la sua migliore amica e un amore che stava per sbocciare… Nella nuova scuola conosce Umberto, che le fa subito la corte, ma Scarlett ha capito che la sua compagna di banco, Caterina, è segretamente innamorata di lui. Cosa scegliere: l’amore o l’amicizia? La risposta arriva al concerto della scuola, quando sul palco sale un ragazzo con gli occhi chiari come il ghiaccio che la cercano in mezzo alla folla. Mikael, il bassista dei Dead Stones, sembra allo stesso tempo attratto e respinto da lei, e Scarlett non può evitare di tuffarsi in quegli occhi magnetici. Ma Mikael è troppo bello e troppo strano per essere vero: solo Umberto sembra conoscere il suo segreto, ma non riesce a mettere in guardia Scarlett… Poi un omicidio inspiegabile, e Scarlett viene aggredita da una spaventosa ombra dagli occhi di fuoco. Chi è veramente Mikael? Il suo angelo salvatore o il demone che la tormenta?
La mia opinione:
"Pioggia scrosciante. La notte mi avvolge nel suo mantello di velluto nero. Il cappuccio della felpa alzato, sono un randagio inzuppato d'acqua e di lacrime. Dubbi, paure; non so più a cosa credere, a chi credere. Tremo, non solo per il freddo. Le emozioni si scaricano come scosse, come lampi che tagliano il cielo."Un romanzo che si discosta dai canoni dell'urban fantasy YA che siamo soliti leggere perchè la peculiarità di questa autrice è il perfetto connubio tra una prosa quasi poetica e l'originalità della trama. Anche se molti hanno tacciato questo romanzo come una copia di Twilight io devo dissentire perchè nonostante ci siano alcune somiglianze come l'arrivo nella nuova scuola o l'unione tra una semplice ragazza e il ragazzo tenebroso che nasconde dei segreti inconfessabili l'autrice sa creare un'ambientazione realistica ma allo stesso tempo quasi magica sospesa in un tempo indefinito. Atmosfere permeate da una vena gotica e inquietante che fanno da sfondo alle vicende dei protagonisti. Anche in questo romanzo Barbara espora la psiche della sua giovanissima protagonista: la sedicenne Scarlett alle prese con una nuova scuola, con misteri inquietanti e un ragazzo misterioso che scatena il lei sensazioni che prima di allora non conosceva.
Ma se un tocco, una parola, una carezza di questa persona ti fanno provare un ‘emozione così forte da farti temere di morire, allora è questo che io scelgo. La vita. La vita è in quella carezza, in quello sguardo, in quell’emozione..Barbara Baraldi intreccia magnificamente sentimenti contrastanti come l'odio e l'amore, l'inquietudine e il divertimento creando una trama ricca e avvincente, che scorre fluida tant'è che il lettore verrà catturato dalla storia e ne restarà ammaliato. Il suo stile è suggestivo ed evocativo molto diverso da quello sfoggiato in Lullaby ma altrettanto coinvolgente.
BOOKTRAILER:
"Un vero e fighissimo gotico" Massimo Carlotto
"Una struggente melodia fa da sottofondo a un incubo da cui è impossibile svegliarsi."
Trama:
Una ragazzina fragile, Giada, e un un aspirante scrittore alle prese con un’inquietante crisi personale e una madre soffocante, Marcello. Entrambi, avvinti dall’orrore, si ritroveranno uniti da una catena di omicidi apparentemente inspiegabili e decisamente efferati. Sulla via della salvezza, soltanto una traccia di sangue che danza al ritmo di una ninna nanna mortale. Una musica ossessiva e un pugno di domande spaventose: cosa spinge una giovane studentessa a sprofondare in continue crisi di autolesionismo? È possibile uccidere nel nome della dea Ispirazione? Quale segreto è nascosto nel passato di quella che sembra una famiglia modello? Lullaby è una struggente melodia da cui non è possibile liberarsi, un incubo a occhi aperti, la macabra visione di un assassino prigioniero del suo stesso rituale.
La mia opinione:
Un romanzo noir come non ne ho mai letti. Una scrittura brillante ed elegante ma nel contempo cruda e dura che dipinge il lato oscuro dei suoi personaggi, le loro inquietudini e i loro più torbidi pensieri. Barbara affresca con disarmante realisticità uno scorcio di quotidianità di due personalità forti e fragili che si scontrano con se stessi e con chi li opprime: lui uno scrittore frustrato in cerca d'ispirazione, lei la bambina nera, una ragazzina adolescente diversa e problematica in cerca solo dell'affetto che non ha mai ricevuto. Il velo della loro quotidianità, della ripetitività delle loro giornate si frantuma all'improvviso a causa di una serie di omicidi inspiegabili, e solamente nel finale inaspettato il lettore potrà rivelare quel filo rosso che univa gli eventi in una trama avvincente.
In questo romanzo la vena gotica incontra il noir in un avvincente connubio che lega magistralmente l'azione all'introspezione dei singoli personaggi alle prese con la loro vita e i loro problemi. Una storia di riscatto perchè nonostante tutte le avversità il finale non può che essere un nuovo inizio.
Si legge in un soffio e quasi non ci si accorge di essere trascinati nella storia lentamente, pagina dopo pagina, fino ad essere assuefatti dalle ambientazioni e dagli stessi personaggi. Ho scoperto Barbara Baraldi per caso in un giorno di primavera e adesso spero mi accompagni ancora per lungo tempo regalandomi altre cento di queste storie.
BOOKTRAILER:
INTERVISTA ALL'AUTRICE:
Ciao Barbara, benvenuta nel mio blog Diario di Pensieri Persi. Sono contentissima di poterti intervistare e averti come ospite. Ti va di presentarti ai lettori?
Il piacere è mio! E grazie per lo spazio che mi dedichi. Diciamo che sono una ragazza che ama raccontare storie. Un giorno ho scoperto che le potevo scrivere, e mi si è spalancato un mondo intero davanti agli occhi.
Ci parli un pò della tua esperienza di pubblicazione?
Per me pubblicare ha significato trasformare in un lavoro la passione per la scrittura. Arrivarci è stato un lungo percorso, ricco di ostacoli. Il mio primo libro, un romanzo di formazione ambientato nella Bologna underground dei centri sociali, è uscito sotto pseudonimo con una piccola casa editrice. La pubblicazione è avvenuta quasi per caso. Avevo fatto leggere il manoscritto a un’amica che gestiva una libreria indipendente e lei mi ha incoraggiato, suggerendomi alcuni editori che potevano essere interessati. Ho cercato gli indirizzi su internet, inviato il manoscritto accompagnato da una presentazione e, dopo alcune lettere prestampate di rifiuto, ecco la telefonata tanto attesa. Quando il libro stava per uscire, il racconto che avevo inviato al Gran Giallo Città di Cattolica è risultato vincitore, e così sono iniziati i miei rapporti con la redazione del Giallo Mondadori.
Come sei cambiata durante gli anni, dalla prima pubblicazione fino ad ora?
Inizialmente avevo scelto uno pseudonimo, anche perché per carattere sono molto riservata, e nemmeno in famiglia avevo confessato la mia passione per la scrittura! Ora mi sono quasi abituata a parlare in pubblico, a costo di tenere il mignon di nocino fatto in casa in borsetta in caso di panico. Rispetto agli esordi, poi, ho imparato a convivere con i lunghissimi tempi dell’editoria. Un libro può uscire anni dopo essere stato scritto.
Quali sono gli scrittori che ti hanno formata?
Sono innamorata dei classici della letteratura straniera, da Oscar Wilde a Herman Hesse, passando per Marguerite Duras, Stendhal e gli scrittori del periodo del Romanticismo. Tra i miei primi acquisti, da ragazzina, un libro di racconti di Edgar Allan Poe e Dracula di Bram Stoker.
Quali sono gli autori che nell'ultimo periodo hanno attirato la tua attenzione?
Mi ha colpito il romanzo di Nicola Lombardi: I ragni zingari, uscito quest’anno per i tipi di Edizioni XII. Un piccolo capolavoro del genere fantastico. In una bancarella dell’usato ho scovato La voce delle onde di Yukio Mishima, e l’ho letto tutto d’un fiato. Sono rimasta folgorata da Il sangue del vampiro di Florence Marryat, di cui successivamente ho avuto l’onore di scrivere l’introduzione. Una curiosità: è uscito lo stesso anno del più famoso Dracula di Bram Stoker, e propone una figura vampira femminile di grande attualità. In questo momento sto leggendo i romanzi di Carolina Invernizio, che a fine ottocento scriveva romanzi gotici straordinari intitolati Il bacio di una morta, o La sepolta viva. Di lei, wikipedia riporta la citazione: «Io ho dei critici una allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici e amiche sono appunto le loro mogli, le loro sorelle».
A cosa ti sei ispirata per scrivere Lullaby? Qual è stata la gestazione per questo romanzo?
È la realtà che mi circonda ad aver ispirato Lullaby. La routine del paese, i suoi riti, gli amici da una vita, ma anche la malignità che a volte si cela dietro l’ipocrisia. A questo si è aggiunta una scena che ho immaginato mentre stavo ascoltando l’omonima canzone dei Cure: due ragazze molto diverse che ballano un tango di nostalgia, baciate dalla penombra. E così ho cominciato a seguirle, per capire chi fossero, quali i loro desideri, i loro sogni. Davanti alla pagina bianca di Word ho incontrato Marcello e le sue frustrazioni e mammà che non fa che chiedere la medicina. Li ho seguiti a lungo, è stato il romanzo che ha richiesto più tempo per la stesura: anni di revisioni fino a che la melodia del romanzo non mi sembrava accordata.
Parliamo del tuo ultimissimo romanzo Scarlett. A cosa ti sei ispirata per scriverlo?
In Scarlett è confluito tutto il mio amore per le serie tv come Streghe o Buffy l’ammazzavampiri, per il romanticismo e la gotica malinconia di Dracula e Frankenstein, ma anche per i manga, come Death note, di cui non ho perso un episodio e che mi ha affascinato per la sua visione di un mondo su cui incombe una razza di demoni. Ho scelto di ambientare la vicenda a Siena. Tra le città d’arte, conserva un alone di mistero tra le vie strette e i saliscendi e le storie dei santi che l’hanno vista come crocevia.
La musica in questo romanzo è una parte fondamentale perchè accompagna ogni pagina ed è anche un rifugio per la stessa protagonista Scarlett. Quanto è importante per te la musica? Quali sono le canzoni che ti hanno accompagnata nella scrittura del romanzo?
Mi capita spesso di ascoltare musica mentre scrivo. E poi fin da ragazzina il fine settimana mi piaceva andare a ballare nei locali alternativi, come il Link a Bologna o il Condor a Modena. Le canzoni dei Dead Stones, la band più popolare del liceo che frequenta Scarlett, di cui ho scritto i testi appositamente per il romanzo, sono un omaggio ai brani di icone del rock come David Bowie, Rob Zombie, Guns’n Roses, Cramps, ma ispirate anche da band italiane che amo moltissimo come i Marlene Kuntz, Afterhours, Baustelle.
Hai fatto sapere che ci sarà un seguito per questo romanzo. Cosa ci puoi anticipare di questo nuovo romanzo che riprende le avventure di Scarlett?
Sarà una storia di amore e di tradimento, più oscura rispetto al primo, e metterà Scarlett di fronte alla scelta tra l’amore più puro e le emozioni più travolgenti.
Quanto di te stessa metti nei tuoi personaggi? In Scarlett che è una ragazza normale che ama la lettura e la musica, nella bambina nera che è un'adolescente problematica, e anche in Marcello, scrittore alla disperata ricerca dell'ispirazione, quanto possiamo trovare di Barbara Baraldi?
Mi piace regalare piccoli frammenti di me a ogni protagonista. Giada come me è una grande appassionata di musica ma fatica a ricordare i titoli delle canzoni, Marcello ha un certo humor nero, mentre Scarlett adora le letture classiche e, a volte, preferisce passare un fine settimana immersa nella lettura piuttosto che andare in un locale. Ma sono sempre loro, i personaggi, che, piano piano, man mano che la narrazione procede, finiscono per appropriarsi di caratteristiche proprie in assoluta autonomia.
Il tuo romanzo La bambola di Cristallo è stata pubblicata anche in inghilterra dalla John Blake Publishing. Come ti sei sentita quando hai ricevuto la notizia di questa pubblicazione all'estero? In futuro anche altri tuoi romanzi verranno pubblicati all'estero?
È stata una grandissima emozione. Pochi autori italiani possono vantare una traduzione in lingua anglosassone, soprattutto nel genere crime thriller e confesso che all’inizio non ci potevo credere! Credo che ad averli affascinati sia stata la visione gotica di una città come Bologna, all’estero famosa più per le specialità gastronomiche che per la cronaca. Per quanto riguarda gli altri romanzi, sono in corso trattative. Tengo le dita incrociate!
Quali sono i tuoi progetti futuri? Ci puoi già anticipare qualcosa?
Ci saranno un paio di novità quest’autunno, la partecipazione a un’antologia nel Supergiallo Mondadori e un’uscita per un piccolo editore dedicata ai collezionisti. Poi, mi piacerebbe scrivere un nuovo romanzo su Amelia, la protagonista de La collezionista di sogni infranti e La casa di Amelia.
Questa era l'ultima domanda. Ti ringrazio moltissimo per aver acconsentito alla mia richiesta. Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Grazie a te per avermi ospitata e a tutti i lettori di Diario di pensieri persi per l’attenzione.