Un tenero amore che nasce per (un) errore. Una storia romantica e insieme divertente, in cui le ragazze non potranno fare a meno di immedesimarsi. Un libro per teenagers romantiche e sognatrici che coinvolge per il suo stile spigliato e giovanile, che travolge con la sua essenza dolce e quasi innocente che ritrae uno stralcio di adolescenza in cui i sentimenti sono teneri e inviolati. Due sentimenti opposti che agitano l'animo di Bea combattuta nella scelta tra un amore virtuale e un'emozione vera che prova solamente con la vicinanza di Andrea. Ma quell'invisibile legame tra Bea e Edward potrà mai diventare reale? Quel sogno d'amore perfetto in cui Bea a riposto sogni e speranze potrà mai concretizzarsi?
Una storia che ricalca quasi il celebre film C'è post@ per te che io ho letteralmente adorato, visto e rivisto fino a consumarmi... anche Vorrei che fossi tu narra la storia di un amore virtuale solo in un contesto giovanile e frizzante. L'ho divorato in pochissime ore, leggendolo al calduccio sotto le coperte di domenica mattina... impossibile non restare affascinati da una storia così fanciullesca e delicata.
In libreria dal 14 settembre il romanzo di Lorenza Bernardi, un romanzo YA edito nella collana Piemme Freeway dedicata agli adolescenti.
Trama:
Finalmente la scuola è finita e Bea, sedici anni quasi diciassette, sta per partire per le tanto agognate vacanze. Proprio mentre prepara le valigie, sommersa da parei, bikini e infradito multicolori, riceve un curioso sms:
Ciao Matteo, sono l’amico di Ale. Potresti portarmi L’amore ai tempi del colera? È mio e so che ce l’ha tua sorella (gliel’avevo prestato). Domani parto con i miei e vorrei rileggermelo in vacanza: la prof di italiano interroga a settembre. Grazie!Bea decisamente non è Matteo, e nemmeno sa chi sono ‘sto Ale e i suoi amici! Però è incuriosita: non è da tutti i maschi, generalmente esseri trogloditici senza un minimo di sensibilità, leggere libri, soprattutto il suo amato Marquez! Il messaggio non viene cancellato e rimane lì, nella memoria del telefono e nei pensieri di Bea. Che comincia a fantasticare sul mittente misterioso. E che ancora non sa che questo è l’inizio della storia d’amore che aveva sempre sognato…
Lorenza Bernardi
Nata a Ferrara, vive a Milano da quindici anni con il marito e i figli. Dopo aver lavorato all’interno di due importanti case editrici italiane, è ora sceneggiatrice di cartoni animati e autrice di libri per ragazzi. Grande appassionata di sport, pratica assiduamente karate (di cui è stata campionessa italiana, europea e mondiale) e triathlon (finisher Ironman Zurigo 2006).
INTERVISTA ALL'AUTRICE: -Ciao Lorenza benvenuta nel mio blog Diario di Pensieri Persi. E' un vero piacere per me poterti intervistare. Ti va di presentarti ai lettori?
Il piacere è mio, Alessandra!
Allora in breve posso dirti che sono una persona che ha due grandi passioni: la scrittura e lo sport. E ho la fortuna di poter coltivare tutte e due ogni giorno: per questo mi sento una privilegiata.
-Come hai scoperto la scrittura? Quale spazio occupa nella tua vita?
Uno spazio vitale. La scrittura ha sempre fatto parte della mia vita, da quando ero piccola e ho cominciato a svolgere i primi temini alle elementari. Mi ha sempre affascinato l'idea di avere uno spazio bianco tutto per me dove lasciare tracce di parole.
-Cosa ti piace dell'essere una scrittrice? Quali sono i pregi e i difetti di questo mestiere?
Allora, prima di tutto non mi considero una scrittrice, ma una persona cui piace scrivere e basta. Gli Scrittori (notare la maiuscola...) sono persone di più alta levatura rispetto a me, che riescono a guadagnarsi da vivere facendo solo quello. E non è il mio caso.:)
Detto ciò, nel mio piccolo adoro scrivere per varie ragioni: perché è un'attività che mi costringe a 'fermarmi' (io sono un'eterna irrequieta), a guardarmi dentro, a non essere banale, a guardarmi attorno in cerca di storie. Certo, a volte mi rendo conto che è un tipo di passione che porta a isolarsi, a 'diventare un po' orsi. Per questo mi viene in aiuto lo sport: la fisicità e la goliardia che si crea con i compagni di squadra sono terapeutici.
-Parlaci del tuo processo creativo. Cosa fai mentre scrivi?
Vorrei poterti dare una risposta romantica ("Scrivo guardando le brughiere dalla finestra, come Emily Bronte"): in realtà la mia scrittura è un 'singhiozzo creativo' che si sviluppa nell'arco della giornata, tra figli da portare a scuola, una corsa all'Idroscalo, la spesa da fare, una sceneggiatura da consegnare. A volte è frustante non poter scrivere nel preciso momento in cui sento spuntare da dentro le parole giuste con le idee giuste, ma purtroppo (o per fortuna) la vita è fatta di tanti altri doveri e tanti momenti. Per questo porto sempre con me un moleskine nero, su cui annoto di tutto. A volte, addirittura, corro con un piccolo registratore in mano, che aziono quando ho un'illuminazione. Lo so, lo so: è un'immagine raccapricciante. :)
-Quali sono gli scrittori che ti hanno formata?
Tantissimi, sono una vera lettrice onnivora. Mi è sempre piaciuto spaziare dai classici ai contemporanei: è difficile fare una graduatoria.
-Quali sono gli autori che nell'ultimo periodo hanno attirato la tua attenzione?
Sono innamorata persa di Jonathan Coe. E ultimamente ho una passione per Anne Tyler e Dorothy Parker. E, tra un romanzo e l'altro, ci infilo sempre una rilettura di Jane Austen, non si sa mai.
-Per quale motivo hai deciso di scrivere romanzi per adolescenti? Quali sono le difficoltà che hai incontrato scrivendo un romanzo young adult?
In realtà mi piace scrivere sia per bambini che per ragazzi. Questo romanzo è nato così, in modo semplice e immediato, mescolando un po' di ricordi con una storia che avevo già in testa.
-In futuro potresti scrivere anche romanzi per adulti?
Magari sì. Dipende dalla storia. Confesso però che prediligo i ragazzi.
-Il tuo ultimo romanzo è Vorrei che fossi tu pubblicato da Piemme Freeway. A cosa ti sei ispirata per scriverlo? Qual è stata la gestazione per questo romanzo?
Come ti dicevo, ho mescolato un po' di ricordi con una storia che mi è venuta in mente riguardando un film cui sono molto affezionata, 'C'è post@ per te': mi piacciono quelle narrazioni che nascono da un equivoco.
Nel mio caso ho fatto scoppiare il tutto con un sms arrivato per sbaglio.
-Quanto il tuo libro è autobiografico? Bea ti assomiglia in alcuni aspetti?
Per scrivere di Bea ho ripescato molto nella Lorenza-adolescente, quindi credo che un po' mi assomigli. Ma c'è del mio anche nei genitori di Bea, essendo pure io una mamma.
-La musica in questo romanzo è una parte fondamentale, per Bea è quasi un rifugio dove può isolarsi dal mondo. Quanto è importante per te la musica? Quali sono le canzoni che ti hanno accompagnata nella scrittura del romanzo?
Mi piace che la musica diventi una sorta di colonna sonora delle mie storie. Quando ho scritto 'Vorrei che fossi tu' ero appena andata a vedere il concerto dei Negramaro che, ovviamente, hanno ispirato tutto il libro.
-Quali sono i tuoi progetti futuri? Stai già lavorando ad un altro romanzo? Ci puoi già anticipare qualcosa?
Sì, sto scrivendo una storia un po' più seria, ambientata alle porte della seconda guerra mondiale, in Francia. Ma in questo romanzo più che la musica c'entrano i profumi.
-Grazie mille per aver accettato il mio invito. Questa era l'ultima domanda. Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Grazie a te per l'intervista: è stato un piacere rispondere alle tue domande.
Un abbraccio virtuale a tutti!