Gli sprechi e i tagli

Creato il 27 luglio 2011 da Funicelli
La vicenda di Milano, il buco di bilancio in eredità e la nuova giunta che aumenta i biglietti dell'ATM per fare cassa, ci racconta diverse cose: che gli sprechi della politica (anche nelle amministrazioni locali) e le cattive amministrazioni anche nelle controllate alla fine le paghiamo sempre noi.
Due volte, magari: prima non usufruendo di servizi migliori, con i rincari dei costi dei servizi. Secondo che non ci si può fidare delle amministrazioni: a Milano, con le consulenze d'oro, a Parma col sindaco assediato dagli indignatos. Nel Lazio con la Polverini che viaggia in elicottero a spese nostre poi taglia i posti negli ospedali.
E alla fine, come in altre situazioni, tocca a chi arriva dopo, sistemare i conti: come la giunta Pisapia a Milano, che si becca pure gli insulti per gli aumenti.
Certo, in pochi informavano i cittadini dei benefit dei dirigenti ATM: oggi su repubblica di Milano, Oriana Liso fa un bel quadro.
Elio Catania group Ceo guadagna 366000 euro l'anni, coi benefit arriva a 450000. Nel cda di Telecom e Intesa Sanpaolo e con una pensione inps di 12000 euro.
L'ATM paga al suo autista il posto auto vicino al suo garage, affinchè sia disponibile a qualunque ora.
Casa gratis per i dirigenti e i consulenti per i primi due anni.
Auto gratis per i consiglieri (come Francesco Tofoni, uno dei probiviri del Pdl).
I doppi incarichi nel cda: Giuseppe Frattini (consulente per Mm), Dario Cassinelli (ad di Postecom), Tofoni dirigente di Atm servizi.
Per non parlare del fatto che l'azienda è stata in prima linea per la campagna elettorale della Moratti:
Per mesi, infatti, l’azienda è stata in prima linea nella campagna elettorale di Letizia Moratti, con tessere gratuite inviate ai milanesi, o con il capo della divisione Marketing e comunicazione Marco Pavanello (che ha anche una poltrona nel cda di Atm servizi) prestato come spin doctor alla Moratti (pur restando in servizio presso Atm). Stipendio pagato da Atm per fare da consulente alla Moratti anche per Roberto Poletti, giornalista assunto come consulente per 160mila euro l’anno. Un contratto che dopo le elezioni non è stato più rinnovato.
Se il comune ha tagliato le auto agli assessori, forse si potrebbero tagliare le auto anche ai dirigenti delle controllate?

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