"Gli stagisti" di S. Levy

Il Frat Pack ritorna al cinema con un film estivo, ironico sul mondo del lavoro e dell’hight-tech .

La coppia Owen Wilson-Vincent Vaughn torna sul grande schermo con una nuova divertente commedia al passo con i tempi. Dopo il film Due single a nozze, i due componenti del Frat Pack (il nome con cui si identifica il gruppo di attori statunitensi spesso riuniti nel cast di film comici e demenziali in cui figurano tra gli altri Ben Stiller e Will Ferrel) si ritrovano nuovamente insieme con un ruolo da protagonisti, cimentandosi questa volta con il duro mondo dei tirocinanti. Gli stagisti (The Internship) racconta di Billy e Nick (Vaughn e Owen), due quarantenni, rappresentanti di orologi, la cui carriera è stata letteralmente stroncata dall’avvento della vendita on-line. Per rimettersi in pista e trovare un nuovo lavoro, dimostrando a tutti di non essere venditori superati, sfidano l’impossibile riuscendo ad essere ammessi ad un ambito stage alla Google insieme ad una schiera di brillanti studenti universitari. Da Nooglers (il nome degli stagisti di Google composto dalle parole “new” e “Google”), cercheranno di mettersi alla prova e surclassare gli altri candidati, tutti giovani geni della tecnologia. L’obiettivo è diventare a tutti gli effetti dei Googlers (l’appellativo riservato agli impiegati esperti che lavorano a Google) e dimostrare a tutti che di necessità si fa virtù. Una trama attuale che prende senza pretesa alcuna spunto dalla realtà lavorativa dei giorni nostri per costruire situazioni esilaranti in cui i due protagonisti dovranno confrontarsi con tecnologie e termini fino a poco prima sconosciuti.
La parola d’ordine del film è “reinventarsi” come ha dichiarato Vaughn, che ritroviamo nei credits del film anche come produttore e sceneggiatore insieme a Jared Stern (autore dello script di Vicini del terzo tipo). I due protagonisti infatti tentano il tutto per tutto, aggiornando le proprie conoscenze in un comico scontroscambio generazionale che li porterà a competere con i giovani d’oggi tutti casa ed internet ed imparare una lezione di vita: si deve continuare a sognare nonostante tutte le difficoltà. L’umorismo del film va da sé perché lo script attinge a piene mani dall’attualità e la massiccia presenza del marchio google (dovuto ad un preoccupante product placement che sembra trasformare il film in uno spot continuo del motore di ricerca) ci riporta prepotentemente ancor di più ad una comune quotidianità. Inoltre continuamente si sentono storie di persone che si ritrovano improvvisamente senza lavoro e sono costrette ad intraprendere nuovi percorsi formativi e lavorativi, dunque il gioco dell’identificazione con i personaggi sullo schermo sembra immediata già guardando le immagini del trailer.
Insomma il divertimento sembra assicurato e a dare un ulteriore segno di garanzia alla commedia ci pensa una mano esperta: Shawn Levy il regista del fruttuoso franchise di Una notte al museo. In USA il film ha fatto un buon successo al botteghino confermando la (pre)potenza del marchio Frat Pack che non manca mai il colpo estivo. In Italia Gli stagisti uscirà in sala il prossimo 1 agosto, pronti per la comicità 2.0?