“Domani saremo in piazza a Roma e in molte città d’Italia, ancora una volta, contro il ddl università che sarà in discussione al Senato e contro i tagli a tutto il mondo della conoscenza”: lo afferma questa sera in una nota la Rete degli studenti.
“La nostra esasperazione – spiegano – nasce prima di tutto dal comportamento di un governo sordo alle nostre rivendicazioni, che liquida gli studenti insultandoli con appellativi come asini, bamboccioni, facinorosi e che utilizza le azioni violente di pochi come capro espiatorio per non ascoltare l’intero movimento.
Intanto però questo governo precario continua a giocare con le nostre vite, tagliandoci il presente e il futuro, distruggendo scuole, università e ricerca. Vorremmo discutere di questo, del perché si è deciso che per far progredire il paese bisogna condannare i giovani alla precarietà di vita, del perché a nessuno importa che la maggior parte di noi è costretta ad abbandonare l’Italia per realizzarsi, del perché le nostre università devono diventare classiste e privatizzate, del perché le nostre scuole sono state distrutte con un taglio di 8 miliardi di euro ed un riordino dei cicli che elimina tutto il possibile”.
“Questo porteremo in piazza – conclude la nota – chiedendo delle risposte immediate come abbiamo sempre fatto, rigettando la violenza e i violenti, con una protesta pacifica, colorata, creativa ma incisiva e radicale che dia il senso dell’esasperazione e della rabbia che noi studenti viviamo sulla nostra pelle. Cortei, manifestazioni, flash mob, sit-in, occupazioni di monumenti e stazioni, iniziative creative si svolgeranno in tutte le città d’Italia da Venezia a Palermo passando per Modena, Reggio Emilia, Perugia, Roma, Grosseto, Barletta, ma la lista delle iniziative continua ad infittirsi”.