gli uomini che mettono il piede sulla coda della tigre

Tora no o wo fumu otokotachi è uno dei tanti film in costume girati da Kurosawa; in ordine cronologico, è uno dei primi della sua carriera, ma mostra già quelli che saranno i punti di forza di questo grandissimo regista. ambientato nel 1185 e tratto da un famoso testo del teatro kabuki, narra le vicende di un gruppo di samurai che devono portare in salvo il loro padrone, il principe Yoshitsune, tradito dal suo stesso fratello e fatto ricercare. i samurai si travestono da monaci e viaggiano accompagnati da un facchino chiacchierone e sciocco che però si rivela prezioso quando racconta che il loro travestimento è ormai un segreto di Pulcinella e che al posto di blocco li stanno aspettando per arrestarli. che fare a quel punto?


Enomoto Kenichi

 mentre gli altri cinque propongono di assalire i soldati e ucciderli tutti, il saggio Benkei, che è il loro capo, propone invece di continuare con la finzione. davanti al governatore Togashi che li interroga, Benkei si trova impegnato in una gara di astuzia e sangue freddo, durante la quale deve addirittura picchiare lo stesso principe (travestito da facchino) per essere credibile. interpreti impeccabili, tensione drammatica e risate da sbellicarsi (a opera del facchino, quello vero): che cosa si può chiedere di più in meno di un'ora di girato?

Okichi Denjiro

a interpretare Benkei è Okochi Denjiro (faceva la parte del professor Yagihara, padre della protagonista di Non rimpiango la mia giovinezza dello stesso Kurosawa), Fujita Susumo è Togashi (anche lui era nel cast di Non rimpiango la mia giovinezza), mentre nei panni del facchino c'è il celebre comico Enomoto Kenichi (noto anche col nomignolo di Enoken); riconoscibilissimo, tra i samurai, Shimura Takashi, un habituè dei film di Kurosawa. una curiosità: il film non passò il vaglio della censura statunitense e fu distribuito negli USA solo parecchi anni dopo la sua realizzazione, e qui mi piacerebbe veramente sapere che cosa di hanno trovato di così terribile da non poter essere mostrato agli occhi innocenti dell'americano medio...