GLI URLATORI DIETRO AI CESPUGLI
Notiamo lo strano fenomeno politico italiano: quelli che urlano più forte e fanno anche gesti maleducati, (accompagnati da sonori rutti da bar), proprio ora che occorrerebbe dare prova di quella forza dimostrata a parole, si stanno ritirando. Si nascondono dietro ai cespugli, in attesa che passi la buriana.
Il momento politico è indubbiamente difficile perché Berlusconi, con la sua non politica, ha creato un male profondo che va oltre i dati finanziari. Ci vorranno anni per riparare il danno, provocato dalla mancanza di etica e dalla diseducazione politica.
La politica berlusconesca, infatti, esclusivamente ad personam, ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e il nostro Paese ha solo pochi giorni per non finirci dentro irreparabilmente.
Sono urgenti azioni sensate e mirate esclusivamente al bene del Paese e non legate a logiche di partito.
Con la classe politica che ci ritroviamo in Italia, però, è difficile pensare che questi personaggi possano agire solo per il bene del Paese e non per gli affari propri o per qualche voto in più alle elezioni. Sarebbe un miracolo.
Ne vediamo i sussulti nella Lega Nord, che difende il proprio operato (del nulla) e preferisce defilarsi piuttosto che sobbarcarsi responsabilità di scelte difficili e forse impopolari. Il territorio non capirebbe, dicono, dimostrando di pensare che la “loro” gente sia un branco di imbecilli.
Così pure l’Idv, quell’Idv che preferisce starsene a guardare, non dare fiducia a chi (Mario Monti per esempio) potrebbe risollevarci, ma qualora facesse qualcosa di “buono” lo voterebbe in parlamento. Non è politica, ma un pauroso e pavido opportunismo.
Lega e Idv, condividono, in questo momento, la politica del coniglio che si nasconde dietro il cespuglio e non vuole responsabilità, perchè queste responsabilità pesano e peseranno sicuramente sulle spalle chi deciderà di appoggiare un governo di emergenza.
Vanno bene le elezioni anticipate, piacerebbero a tutti, ma sono opportune in questo momento? Possiamo permetterci tre mesi di campagna elettorale, con una speculazione dei mercati così spregiudicata nei nostri confronti?
Chiunque sia a prendere il posto di Berlusconi, anche una personalità estremamente apprezzata e stimata come Mario Monti, dovrà pretendere dal parlamento atti di estrema responsabilità, fuori dalle logiche politiche e dalla paura del voto e tantomeno da interessi personali.
Gli italiani hanno già dato molto e adesso aspettano che anche la politica faccia il suo dovere con responsabilità e con onore. La rinascita dovrebbe iniziare subito e senza esitazioni.
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