Esplorazioni mitiche, viaggi sensazionali, luoghi esotici non più frutto di fantasia e ancora rivoluzioni scientifiche e culturali. Il mappamondo racchiude la storia di uomini coraggiosi che, con le loro scoperte scientifiche avvenute nel corso dei secoli, continuano ad alimentare il desiderio di viaggiare e conoscere.
Non solo strumento di tortura durante le interrogazioni ma sfera che alimenta fantasie. Alzi la mano chi, almeno una volta, non ha giocato a far girare il mappamondo per poi fermarlo, puntandoci sopra un dito, e sognare di visitare il posto segnato.
Il primo mappamondo? Quello realizzato in Germania nel 1491 dal cartografo Martin Behaim e dal pittore Georg Glockendon. Da allora la sua presenza è immancabile in case e biblioteche. Ancora oggi, nonostante la disponibilità delle mappe reperibili in rete, è un elemento di conoscenza dal fascino retrò.
Il mappamondo vintage si integra nell’arredamento di soggiorno, studio e camere da letto. Un pezzo di modernariato o antiquariato che, mescolato allo stile moderno o shabby chic, personalizza tutto l’ambiente. Provate a inserirlo in una libreria di design accanto ad altri oggetti vintage oppure a realizzare degli insoliti lampadari per la camera dei bambini.
Appassionati di cinema? Ricorderete certamente l’amara ironia di Charlie Chaplin che, ne “Il Grande Dittatore”, gioca con un mappamondo gigante fino a che non finisce per scoppiargli in faccia come un palloncino gonfiato troppo.