È più che naturale collegare questa fase della squadra con quello del suo playmaker così fortemente voluto dai fratelli D’Antoni. A questo proposito è interessante analizzare le 13 ragioni per cui, secondo un articolo del blog Bleacher report, Felton porterà la sua squadra ai playoff.
Innanzitutto spicca la sua adattabilità al sistema D’Antoni, che deriva dalle sue caratteristiche di giocatore: spingere sempre al massimo, giocare in transizione trovando bene i compagni oppure tirando appena si presenta l’occasione. Come per molti giocatori, la “cura D’Antoni” sta avendo i suoi effetti anche su Raymond che ha aumentato i punti e le percentuali di tiro. In aggiunta ad essere un realizzatore, riesce anche a creare gioco per i compagni (con 8.7 assist a partita è il quinto in questa classifica dell’NBA). Nonostante la giovane età, ha una certa esperienza essendo stato titolare per 4 anni a Charlotte, e capisce anche cosa vuol dire arrivare in una squadra “disastrata” e cosa si deve fare per aiutarla a migliorare. Si trova molto bene con Stoudemire come stile di gioco e da quello che si vede anche con il nostro Danilo Gallinari; è in grado di variare il suo gioco: attaccare il ferro, tirare da 3 e scaricare.
Anche in difesa sembra migliorato: in relazione al sistema di gioco di New York, dove ogni rubata apre possibilità al contropiede, le sue rubate (2 a partita) sono quello che è richiesto.
Infine la sua continuità, non solo come rendimento di gioco, ma anche in termini di presenze - non ha mai saltato più di 4 partite in una stagione - garantisce una crescita costante della squadra che non potrà che migliorare se riuscirà ad evitare lunghi infortuni.
In sostanza, sembra che Felton sia al momento il barometro della squadra newyorchese…quindi occhio alle sue statistiche, tifosi dei Knicks!
E occhio anche a questo video, una delle specialità di casa Felton: i canestri allo scadere.