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Golden Goal 1 : Carolei secondo il gup era il broker del boss Enzo D’Alessandro.

Creato il 29 giugno 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
di Michele Napolitano
Golden Goal 1 : Carolei  secondo il gup era il broker del boss Enzo D’Alessandro.Le scommesse illegali che circolavano attraverso due agenzie Intralot site nel comune di Castellammare di Stabia funzionavano da vere e proprie lavanderie dei soldi sporchi del clan D’Alessandro. Lo scrive, a chiare lettere, il gup Vincenzo Alabiso del Tribunale di Napoli nelle motivazioni depositate della sentenza con cui, alla fine del mese di marzo, ha condannato tredici persone a complessivi 67 anni di carcere. 
E’ stata quindi accolta, in parte, la tesi del pubblico ministero Filipelli che aveva invocato condanne per oltre un secolo e mezzo nei confronti dei 17 imputati, che avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, 4 dei quali sono stati assolti. 
Che l’affare delle scommesse servisse da canale per il riciclaggio dei soldi del clan D’Alessandro lo si comprende anche grazie al ruolo assegnato a Paolo Carolei, considerato una figura centrale dell’inchiesta, tanto è vero che il gup scrive nelle motivazioni della sentenza che le decisioni operative prese da Carolei dipendevano dal consenso di Vincenzo D’Alessandro come nel caso dell’apertura di una agenzia in una importante piazza di Castellammare. 
Salvatore Belviso, ex reggente del clan, ora principale accusatore della camorra stabiese, in qualità di pentito, parlando di quella agenzia di scommesse ha spiegato che Paolo Carolei, si occupava dell’apertura di quel corner, adibito alla raccolta di scommesse sportive, ma prima di dare una risposta definitiva ai funzionari di Intralot doveva parlare della questione con Enzuccio D’Alessandro. 
Golden Goal 1 : Carolei  secondo il gup era il broker del boss Enzo D’Alessandro.Quindi secondo quando ricostruito dal gup Paolo Carolei era il vero gestore delle agenzie Intralot intestate ad altre persone che erano delle semplici teste di legno, quali suo cognato Gennaro Cascone responsabile dell’agenzia di Pioppaino e Aniello Napodano responsabile dell’agenzia di piazza Spartaco. Entrambe le agenzie erano gestite quindi da Carolei, in nome e per conto del clan D’Alessandro, che in questo business, almeno formalmente, non dovevano comparire. 
Paolo Carolei era quindi una specie di broker della camorra stabiese, nel settore delle scommesse sportive individuate come facile ed utile canale di riciclaggio dei soldi della storica cosca radicata nel quartiere di Scanzano. Carolei per svolgere nel migliore modo possibile, il non facile lavoro di broker della camorra aveva bisogno di fidati collaboratori che erano i suoi occhi e le sue orecchie nelle agenzie controllate dai clan, indicati dal gup nelle persone di Francesco Avallone e Guglielmo Bonifacio.

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Golden Goal 1, camorra, castellamare di Stabia, clan D'Alessandro, Paolo Carolei, Intralot, scommesse, riciclaggio, Pioppaino, Aniello Napodano, Scanzano, Francesco Avallone, Guglielmo Bonifacio, Michele Napolitano, Notte Criminale


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