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Golf: a Biella gli Internazionali under 16 parlano norvegese

Creato il 30 agosto 2013 da Sportduepuntozero

Golf: a Biella gli Internazionali under 16 parlano norvegeseLa settima edizione dei Campionati internazionali d’Italia Under 16 (Italian International Championship) terminati oggi al Golf Biella Le Betulle con la disputa delle 36 buche finali, hanno avuto come dominatore assoluto il norvegese Kristoffer Reitan. Il quindicenne rappresentante del Gc Oslo non ha concesso nulla gli avversari terminando con uno score finale di 286 colpi (71, 71, 70, 74) – 6 sotto il par del campo che rappresenta anche il record assoluto della manifestazione (il precedente era il -2 di Corrado De Stefani nel 2009 con gara sulla distanza di 54 buche). Reitann non ha mai avuto momenti di debolezza, salvo un po’ di distrazione nel finale (bogey alle buche 14, 15, 17) mentre però già viaggiava ampiamente sotto par (in precedenza aveva realizzato birdie alle buche 6, 9, 11). A 6 colpi di distanza si è piazzato al 2° posto l’inglese Arrun Singh-Brar, autore nelle ultime 18 buche di un fantastico 67 (miglior giro del torneo con 7 birdie e 1 solo bogey), per una carta finale di 292 (74,74, 77, 67) in perfetto par.

Al terzo posto con 296 (80, 72, 72, 72, +4) il sudafricano Kyle McClatchie che aveva compromesso tutto nella prima giornata prima di infilare tre consecutivi giri sotto par. Appaiato, ma quarto per le peggiori ultime buche, il migliore degli italiani Teodoro Soldati (Lanzo d’Intelvi) sempre con 296 (74, 78, 72, 72, +4) che ha pagato l’irregolarità nelle prime due giornate. Sempre con 296 (73, 75, 77, 71, +4) anche il ceko Lebl Vaclav. In sesta posizione con 297 (+ 5) il finlandese Oliver Lindell (78, 75, 72, 72), il sudafricano Keegan De Lange (77, 78, 75, 68) capace di un ottimo 68 nell’ultimo round e il  quindicenne rappresentante del Gc Biella Edoardo Giletta (73, 78, 74, 72). Giletta ha confermato quanto di buono espresso ad inizio torneo per concludere con un bel giro conclusivo in 72 (con birdie 1 e 11 e bogey alla 5).

Tredicesimo posto per il campione uscente Guido Migliozzi (Gc Montecchia) con score di 301 (77, 75, 80, 69, +9). Degli altri italiani che hanno passato il taglio si segnala il 17° posto di Diego Manzoni (Bergamo Albenza) con 303 (+11) e il 27° di Edoardo Zorzetto (Asolo) con 309 (+17).

Dopo il dominio nelle passate edizioni l’Italia (Guido Migliozzi, Teodoro Soldati e Luca Portelli) ha fallito il successo nel Nation’s Trophy.  Trascinati dalla prestazione di Reitan la vittoria è andata al team Norvegia (completavano la squadra Viktor Hovland e Peter Songe Moller) con 298 punti seguita dal Sud Africa.

L’evento, che si è confermato tra le manifestazioni giovanili più importanti del calendario europeo, ha visto in campo 128 promesse del golf internazionale (una settantina gli stranieri) in rappresentanza di 14 nazioni:  Italia, Germania, Francia, Austria, Inghilterra, Rep. Ceca, Svizzera, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Sud Africa, Irlanda e la novità assoluta Kenya.

Lo sponsor principale Reply Living Network ha avuto come supporto tecnico Lauretana e Ausilia onlus.

INTERVISTE

Antonio Bozzi (Vicepresidente Federgolf)

«La settima edizione dei campionati disputata sul magnifico campo di Biella conferma la validità di questa idea presa dal circolo sull’onda del successo dei campionati Europei Amateur vinti da Mc Ilroy. E’ un piacere vedere la partecipazione di tanti giovani provenienti da tante nazioni straniere che va a premiare il successo dell’internazionalità dell’iniziativa. Ho seguito le ultime 9 buche dei primi 2 in classifica e vedere due ragazzi di 15 anni giocare così bene, oltretutto con grande correttezza e fair-play, da tanta soddisfazione. Gli italiani sono andati meno bene rispetto al passato ma durante la stagione nelle altre manifestazioni abbiamo ottenuto ottimi risultati. Giovani come Teodoro Soldati, tanto per fare un nome, ci fanno capire che gli eredi dei Molinari e Manassero non mancano».

Kristoffer Reitan (il vincitore)

«Il campo di Biella è molto bello e si addice alle mie caratteristiche di giocatore regolare e dritto e dal buon gioco corto – dice il vincitore che abita ad Oslo ma d’inverno si allena in Spagna ed ha come coach Caroline Diethelm -. Dopo il terzo giro, visto il vantaggio acquisito, ho giocato in assoluto relax. Se ho temuto una rimonta di Singh-Brar? No, Arrun oggi ha giocato benissimo, ma non mi ha messo pressione, anzi è stato spettacolo vederlo giocare.  Idolo? Tiger Woods. Programmi futuri? L’idea dopo il Liceo è di andare a giocare per un College americano».

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