Rory McIlroy, con un gran finale in 66 (-6) colpi, miglior punteggio di giornata, e il totale di 274 (68 71 69 66, -14), ha trionfato nel BMW PGA Championship, il prestigioso torneo dell’European Tour equiparato quasi a un major, svoltosi sul percorso del Wentworth Club (par 72), a Virginia Water in Inghilterra. Ha offerto una nuova bella prestazione Francesco Molinari, settimo con 280 (71 74 65 70, -8), e si è classificato 46° con 289 (75 70 72 72, +1) Edoardo Molinari. McIlroy, 25enne nordirlandese di Holywood con due major nel palmares (US Open, 2011, PGA Championship, 2012), ha siglato il quarto successo nell’European Tour (major esclusi), dove non vinceva dal 2012, staccando di un colpo l’irlandese Shane Lowry (275 – 64 70 73 68, -13) e di due l’inglese Luke Donald e il danese Thomas Bjorn (276, -12), quest’ultimo crollato con un 75 (+3) dopo esser partito in testa nell’ultima frazione con cinque colpi di margine sullo stesso Donald e sette su McIlroy. Al quinto posto con 279 (-9) lo scozzese Stephen Gallacher (parziale di 66 anche per lui) e l’inglese Simon Dyson e al settimo, alla pari con Francesco Molinari, lo spagnolo Pablo Larrazabal, il sudafricano Thomas Aiken il tedesco Marcel Siem e lo svedese Henrik Stenson, che potrebbe divenire il nuovo numero uno mondiale. Infatti l’attuale leader, l’australiano Adam Scott, impegnato nel Crowne Plaza Invitational (PGA Tour) dove è 11° dopo tre turni, per non venire detronizzato dopo appena una settimana di regno dovrà terminare entro i primi 13 in graduatoria.
Non hanno reso secondo le attese gli inglesi Justin Rose, 25° con 284 (-4), Ian Poulter, 26° con 285 (-3) e Lee Westwood, 35° con 287 (-1) come lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, e l’irlandese Padraig Harrington, 61° con 292 (+4). McIlroy, al quale il titolo ha fruttato 791.660 euro su un montepremi di 4.750.000 euro, ha iniziato con un eagle, poi ha avuto un momento di defaillance con due bogey, inframezzati però da un birdie prima del giro di boa. Dalla buca 10 ha dato inizio alla sua marcia trionfale con cinque birdie, dei quali due a chiudere, che hanno emesso sentenza per i suoi avversari. Lowry (68, -4 con un eagle, sei birdie, due bogey e un doppio bogey) ha ben tenuto per 12 buche poi si è defilato con un doppio bogey e un bogey, ma sull’ultimo green ha infilato un putt chilometrico per la seconda piazza in solitudine. Bjorn ha compromesso le sue chances con un triplo bogey e due bogey sulle prime nove buche, a fronte di un birdie. Ha comunque avuto l’opportunità di rientrare, ma altri due bogey sono stati deleteri. Nel suo 75 complessivamente quattro birdie, quattro bogey e un triplo bogey. Anche il cammino di Donald è stato viziato da un triplo bogey (6ª), ma a due buche dal termine poteva ancora forzare al playoff McIlroy, però ha mancato un birdie e nell’estremo tentativo di cercare l’eagle ha spedito la palla in acqua insieme alle sue ultime speranze alla buca 18 (70, -2 con sei birdie, un bogey, un triplo bogey).
Francesco Molinari ha preso due colpi al campo in quattro buche con la sequenza birdie-birdie-bogey-birdie, ma li ha persi con bogey alla 9ª e alla 10ª. Due birdie nelle ultime tre buche lo hanno riportato tra i top ten. Per Edoardo Molinari 72 (par) colpi con due birdie e due bogey. Non hanno superato il taglio, caduto a 146 (+2), Andrea Pavan, 75° con 147 (73 74, +3), Matteo Manassero, campione uscente, 118° con 151 (80 71, +7), e Marco Crespi, 126° con 152 (77 75, +8). Stessa sorte per i sudafricani Ernie Els, 113° con 150 (+6), e Charl Schwartzel, 132° con 153 (+9). Si è ritirato nel primo giro Sergio Garcia per problemi al ginocchio.