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Golf: Francesco Molinari tra passato, presente e futuro

Creato il 25 settembre 2013 da Sportduepuntozero

di Luca Bianco

francesco molinari - open d'italia lindt
Domenica è andata in archivio la 70esima edizione dell’Open d’Italia Lindt, la seconda (dopo quella del 1999) ospitata dal Circolo Golf Torino. La vittoria è andata al francese Julien Quesne; primo degli azzurri Francesco Molinari, secondo all’inizio dell’ultima giornata ma 16esimo al termine della gara. “Sicuramente speravo in un risultato migliore, anche se a tratti ho espresso un buon gioco e ho ritrovato la forma migliore; questo mi dà molta fiducia per il futuro” ha commentato oggi il numero 2 d’Italia, rimasto sui prati del Parco della Mandria per la quinta “Glebb e Metzger-Francesco Molinari Golf Cup”, competizione a inviti con risvolti benefici cui hanno partecipato numerosi amici di Francesco, personaggi dello sport e non solo.

“È stato un Open d’Italia davvero emozionante” ha proseguito il golfista torinese, vincitore nel 2006 del più prestigioso torneo nazionale, “giocare in Italia è sempre speciale, ma gareggiare sui campi in cui sono nato e cresciuto sportivamente ha un sapore ancor più particolare”. “Chicco” colpì le sue prime palline proprio al Golf Club Torino, circolo frequentato dai genitori. “ho cominciato con mio fratello, poi ci siamo appassionati a questo gioco e siamo migliorati insieme, fino ad arrivare ai massimi livelli”. Un legame forte quello con Edoardo, punto di riferimento e guida tecnica; ma anche compagno di vittorie, come in occasione della Coppa del Mondo del 2009.

Nella bacheca di Francesco compaiono anche l’HSBC Champions, conquistato nel novembre del 2010, e il Reale Seguros Open de Espana, vinto nel maggio dello scorso anno. Il titolo più bello è però quello della Ryder Cup: “Penso che per un giocatore di golf sia l’apice della carriera. Con la formazione europea ho partecipato e vinto le ultime due edizioni; uno degli obiettivi per il prossimo anno è ottenere la terza convocazione consecutiva”. Nelle ultime settimane della stagione in corso il più giovane dei fratelli Molinari disputerà ancora 5 tornei, prima di riprendere la preparazione invernale in vista del 2014.

Nel futuro più lontano si cominciano a scorgere i Giochi di Rio 2016: “Con l’ingresso tra le discipline olimpiche il golf acquisirà sicuramente molta popolarità e verrà seguito e praticato da più persone. Speriamo di presentarci all’appuntamento di Rio con una nazionale forte”. L’ultima riflessione del quasi 31enne campione riguarda il legame tra il suo sport e la sua città: “qui ci sono alcuni tra i campi più belli a livello nazionale e non solo; Torino è sicuramente la capitale italiana del golf”.

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