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Golf: nel Portugal Masters male Francesco Molinari e Matteo Manassero

Creato il 14 ottobre 2014 da Sportduepuntozero

golf - francesco molinariE’ stata, quella conclusa domenica con grandi problemi a causa del maltempo che ha imperversato per quattro giornate, la gara più brutta di stagione anche per i colori azzurri ed in particolare piemontesi, con Francesco Molinari e Matteo Manassero tagliati dalle fasi conclusive, al pari del romano Andrea Pavan. Molinari ha chiuso il Portugal Masters 68° con 140 (68 72, -2), out per un colpo; Manassero 80° con 141 (74 67, -1), e Pavan, 101° con 144 (72 72, +2). A premio è andato solo Marco Crespi. Se per Francesco Molinari può essersi trattato di un calo di concentrazione dopo ua stagione comunque positiva e nella quale la regolarità ha sempre caratterizzato le sue apparizioni in gara, il rendimento di Matteo Manassero continua a destare perplessità. Ancor più se si pensa alle dichiarazioni d’inizio torneo del veronese di sangue piemontese che si era detto pronto a competere per il successo, al fine di non interrompere il filotto degli ultimi anni che lo hanno sempre visto andare a segno nel circuito maggiore europeo, almeno in un’occasione. Si sbloccherà, certo, il Matteo nazionale ma forse qualcosa nella fase di preparazione e nell’approccio al 2014 è stato sbagliato. Si è classificato al terzo posto con 129 (-13) il cileno Felipe Aguilar, quindi al quarto con 131 (-11) l’inglese Richard Bland, il danese Morten Orum Madsen e il transalpino Romain Wattel, al settimo con 132 (-10) gli inglesi Chris Wood e Danny Willett, lo scozzese Scott Jamieson, il nordirlandese Michael Hoey e il francese Gregory Bourdy, al 12ª con 133 (-9) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, al 17ª con 134 (-8) il thailandese Thongchai Jaidee, al 47ª come Crespi l’irlandese Padraig Harrington e al 58ª con 139 (-3) l’inglese David Lynn, campione uscente.

Il successo del Portugal Masters è andato al francese Alexander Levy (nella foto) con 124 colpi (63 61, -18), che al momento dello stop aveva appena concluso in par la prima buca. Il 24enne francese, nato negli Stati Uniti (Orange, California), ha comunque pienamente meritato il titolo alla luce di una grande prestazione sottolineata dai 18 birdie, senza bogey, in 36 buche (otto nel primo turno per il 63 e dieci nel secondo per il 61). A tre colpi il belga Nicolas Colsaerts (127 – 60 67, -15), autore di un gran giro iniziale che lo ha collocato nel ristretto club dei giocatori che hanno realizzato un 60 (-11), il punteggio più basso conseguito sull’European Tour e ottenuto soltanto in 19 occasioni nella storia del circuito.
“Se a inizio anno – ha detto Levy, che era andato a segno per la prima volta in carriera ad aprile nel Volvo China Open – mi avessero detto che avrei vinto due tornei in stagione non ci avrei mai creduto. Sto provando sensazioni molto gradevoli e sono felice. Ho lavorato molto e ora sto raccogliendo i frutti. Però è curioso aver conquistato il titolo tirando solo quattro colpi nel weekend, ma l’importante è avere il trofeo tra le mani”. Primo francese a conquistare due titoli nella stessa annata, Levy era rimasto a riposo nella giornata di sabato, poiché era stato uno dei pochi giocatori a concludere i primi due turni nei tempi previsti.


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