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Goodbye Feltrinelli

Creato il 12 ottobre 2010 da Danielevecchiotti @danivecchiotti

Per anni ho passato giornate intere nellla vecchia libreria Feltrinelli di via XX settembre a Genova, frequentandola con la stessa assiduità e la stessa partecipazione emotiva che un cattolico osservante dedica alla supplica, o un uomo in astinenza ai travestiti da marciapiede (o forse è il contrario? mi confondo sempre...)
Ma ormai, per quanto una folta schiera di tradizionalisti retrogadi si ostini ad affermare il contrario, credo che i tempi siano maturi per dare l’estremo saluto al cartaceo, e per suonare una messa da requiem al caro vecchio tomo di carta stampata.
Che l’idea piaccia o no, i libri digitali sono una realtà in rapidissima espansione, e, come è accaduto alla musica con l’arrivo degli mp3, senza quasi farsene accorgere una rivoluzione epocale si sta infilando tra le nostre abitudini. Più presto di quanto si possa credere, saremo già tutti abituati a portarci in tasca enormi archivi di letture, in pochi centimetri di hard-disk stiveremo intere biblioteche, e quasi non ci ricorderemo più di quando ognuno dei nostri acquisti editoriali ci portava via spazio prezioso su uno scaffale dei nostri sette metri quadri di salotto.
Mi annoiano le tiritere dei superconservatori incollati come patelle allo scoglio del passato, e chi continua ad insistere con l’abusato ritornello “vuoi mettere il piacere dell’odore della carta?” mi ricorda tanto quei raffinati pensatori da frase fatta e priva di significato, perle di saggezza e profondità intellettuale quali “non esiste più la mezza stagione” e “il libro è sempre meglio del film”.
Come se la grandezza di un testo scritto stesse nel supporto che lo ospita. Come se Shakespeare diventasse automaticamente Moccia solo in quanto convertito in formato e-pub.
Sono un sostenitore del libro digitale da prima che esso diventasse una realtà concreta, e sempre di più mi convinco che la tecnologia possa rappresentare una straordinaria opportunità anche per il mondo dell’editoria.
Tanto per fare un esempio a caso: da qualche giorno, grazie alla lungimiranza della Las Vegas Edizioni, “Il cosmo secondo Agnetha” è disponibile in versione elettronica anche sulla piattaforma Bookliners, una specie di social forum appena nato in cui utenti connessi da qualunque parte del globo possono assaggiare i romanzi piluccandone qualche pagina gratis, e poi decidere se acquistarli scegliendo quanto vogliono pagare e, di conseguenza, in che formato ricevere il libro. Nel caso del mio libro d’esordio, tanto per fare un esempio, si può decidere di farsi arrivare a casa l’edizione stampata (prezzo: 12 euro), quella e-book (3 euro) o l’alternativa ancora più economica di accedere al testo completo direttamente online (2,5 euro).
Certo in questo caso il mio entusiasmo può essere condizionato da un po’ di egocentrismo narcisista ma vi sfido a provare l’esperienza e a non rimanerne affascinati. Proprio come con un libro “old fashioned” anche su Bookliners potrete decidere di sottolineare, evidenziare, annotare commenti e pensieri. E, se proprio non resistete alla tentazione, addirittura stamparvi i vostri capitoli preferiti come meglio vi aggrada.
Insomma.. fate un tentativo (anche con un altro titolo, non necessariamente col mio). Sono certo che, vinta la prima ritrosia preconcetta, già vi sembrerà di sentire un po’ meno nostalgia per tutta quella valanga di cellulosa che, anzichè marcire sulle vostre Billy, potrà magari rimanersene su qualche albero.
Provateci, se non altro perchè non si possa dire in giro che siete antichi.
Sono certo che, come già è accaduto agli americani con Barnes & Nobles e con Borders, anche voi, come me, vi sentirete pronti ad esclamare “Goodbye Feltrinelli!”


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