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Goodis, l’uomo del mistero

Creato il 13 dicembre 2010 da Libereditor


Goodis, l’uomo del mistero
David Goodis è stato uno dei brillanti e originali scrittori noir del dopoguerra.
E’ l’uomo del mistero della narrativa hardboiled che ha scritto di ubriaconi da pianobar, di piccoli operatori a tempo e di ladri tormentati dalla vena poetica. E’ stato lui stesso una sorta di poeta dei perdenti tanto che si può dire ci sia qualcosa dell’anima di Kerouac nella sua scrittura (avevano entrambi degli stili di vita anomali e gravi problemi di alcolismo).
David Loeb Goodis nasce nel 1917 da una rispettabile famiglia ebrea di Filadelfia. Ha due fratelli più giovani, uno dei quali muore di meningite a tre anni. Da giovane scrive molto e frequenta il liceo di Philadelphia. Si laurea in giornalismo nel 1938.
Fa poi l’impiegato in un’agenzia di pubblicità e comincia a lavorare al suo primo libro, un romanzo in stile Hemingway che verrà poi pubblicato da Dutton nel 1939.
Si trasferisce poi a New York per intraprendere la carriera dello scrittore. Lì scrive moltissimo con una serie di pseudonimi per diverse pubblicazioni storie horror, western, mistery.
Il suo lavoro continua nel corso degli anni di guerra. Scrive le sue storie anche su riviste di aviazione.
C’è chi sostiene che in questo periodo scrive circa cinque milioni di parole in cinque anni e mezzo e fornendo anche gli script per programmi alla radio, tra cui Hap Harrigan, House of Mystery e Superman.
Goodis in questo periodo scrive più romanzi, ma sono stati tutti respinti fino a quando, nel 1946, viene pubblicato “La fuga” di cui poi la Warner Bros comprerà i diritti.
Firmerà un contratto di sei anni con la Warner trasferendosi a Hollywood, dove era stato per poco tempo nel 1942.

continua (a breve)


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