Conoscete Goodmakers.it? Si tratta di un network di acquisto online che permette di trovare prodotti selezionati di qualità. Insieme a questi ragazzi, tramite qualche semplice tweet, abbiamo pensato di presentarvi le persone che stanno dietro (o dentro) al prodotto. Iniziamo quindi oggi una rassegna di interviste, che non vuole assolutamente avere regolarità spinta, ma che vuole invece spingersi oltre la bottiglia, la tavola o il bicchiere. Curiosi?
Oggi parliamo con Luigi e Eleonora di Crealto, che saranno in vendita online da Settembre.
Ciao a tutti, siamo Luigi ed Eleonora, due produttori novellini, scappati da Genova per inseguire il sogno rupestre della vigna. Dopo attenta ricerca abbiamo scovato questo angolo di paradiso in Monferrato, ad Alfiano Natta ed abbiamo finalmente messo radici.
Qual è la particolarità dei vostri vini?
I nostri vini vogliono essere innanzitutto genuini, quindi digeribili e ben bevibili, una via di mezzo tra un vino per tutti i giorni e un vino da meditazione. Della prima categoria ricerchiamo, appunto, la bevibilità, della seconda solo il fatto che rimangano impressi e quindi, in qualche modo, emozionino. Rispetto agli altri siamo solo gli ultimi arrivati, quindi non abbiamo la presunzione di essere ne migliori, ne uguali, ne diversi.
A quale e che tipo di mercato vi rivolgete? Italiano o estero?
Purtroppo o per fortuna per 2/3 il nostro mercato è estero, diviso tra Europa e USA. In Italia abbiamo un mercato di nicchia, quello degli appassionati del vino cosiddetto ‘naturale’, composto sia da i privati che da rivenditori.
Una frase celebre pronunciata in azienda che può essere presa come motto?
La frase che citerò è del nostro socio e cognato cuoco Andrea, il giullare dell’azienda. La frase col vino e l’azienda non c’entra una mazza, ma esprime il nostro prenderci poco sul serio. L’estate scorsa, a cena con amici ad Asti, dopo essere stati nella piscina di altri amici nei pressi di Nizza Monferrato, con forte accento genovese Andrea dice: “Mi piace troppo stare qui, non vedo l’ora di trasferirmi (da Genova ndr), l’unica cosa che odio del Piemonte sono le api a bordo piscina”.
L a vostra azienda in un tweet.
Una azienda storica per il grignolino in mano a quattro scapestrati che hanno il merito di farle rivivere una seconda giovinezza.
Sono andata lunga, lo so, io odio i tweet.
Progetti futuri?
Per il momento tra vino, agriturismo e nuovi figli, ci accontentiamo di sopravvivere al presente.
Che cosa ne pensi di un portale dedicato ai “buoni produttori” di vino?
Penso che se si tratta di promuovere buoni prodotti non saranno mai abbastanza, ad ogni modo meglio pochi ma buoni.
In una frase perché siete dei “buoni produttori”?
Semplicemente perchè rispettiamo ciò che coltiviamo e il prodotto che ne esce, con tutti i nostri mezzi e cerchiamo di non dimenticare mai l’etica anche in tutti gli altri ambiti della nostra vita.
Pensi che il futuro del vino e della sua vendita passi anche attraverso l’online?
Penso che possa essere uno dei canali più forti, non mi spingerei a dire l’unico.
E dell’idea di creare una versione “social” e “online” dei GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) per diffondere i tuoi prodotti attraverso la rete?
Mi piace e mi piace soprattutto il fatto di eliminare così probabilmente ciò che nei GAS non funziona, provata sulla mia pelle, ovvero l’arroganza della gente che ne fa parte, che per un’alta percentuale pensa di avere la verità in tasca.
Trovate qui i prodotti di Crealto da Settembre: http://www.goodmakers.it/it/produttori/crealto