Nelle ultime ore si è dato il via a svariate polemiche e proteste per quel “bug” di Google Maps che dal popolo napoletano è stato ritenuto altamente offensivo. Basta semplicemente inserire come testo di ricerca la vergognosa frase da coro da stadio “lavali col fuoco”, ormai diventata una consuetudine negli stadi, che l’applicazione di Maps localizza automaticamente il Vesuvio.
Un fenomeno che sta impazzendo sulla rete e che si era già verificato qualche tempo fa quando le vittime di Google Maps erano stati i tifosi della Juventus. Tutt’oggi scrivendo “vai a cagare” il motore di ricerca porta immediatamente allo Juventus Stadium di Torino ma in questo caso le offese si limitavano a colpire esclusivamente i supporter di una squadra e non un intero popolo.
Questi sembrerebbero essere sfottò dal sapore razziale e in molti si chiedono chi sia il vero artefice di tutto questo: esperti hacker o semplici buffoni con la voglia di divertirsi?