Quando sapevo che a breve mi sarei dovuto operare sono stato costretto, per questione di pianificazione ferie, a dire tutto al mio capo (ma solo perchè abbiamo un buon rapporto) e al mio collega/amico. In entrambi i casi, come qui sul blog, ho taciuto, per scelta personale e di privacy, la patologia.
Quando l'ho detto al mio collega è stato molto divertente: "Ti dico questa cosa ma vorrei che te la tenessi per te; mi devo operare, sarà una cosa abbastanza veloce e in day hospital".
"Ah si e dove ti devi operare?" (della serie, dimmi tutto...)
"Diciamo che non è nulla di grave. Dopo avermi sedato dovrebbero farmi un'anestesia locale"
"Insomma non mi vuoi dire dove?"
"A Torino..."
"Beh ho capito non me lo vuoi dire..."
Certo sapevo che avrebbe insistito. Lui è un bravo ragazzo, anni fa andavamo anche in vacanza insieme, ma non si tiene nulla. Molti anni fa, io precario, avevo trovato un altro lavoro. "Mi raccomando non dire nulla in ufficio di questo nuovo lavoro, altrimenti non si sbattono più per richiamarmi" così gli avevo detto.
Non passava giorno che non mi scriveva per dirmi "oh scusa l'ho detto a Tizio...."
Si sa essere curiosi e voler diffondere notizie gossippare degli altri è lo sport preferito dagli italiani (e di questa community). Io rodato da anni di segreti custoditi (miei personali) sono abbastanza scafato e tendenzialmente sono una tomba per i segreti degli altri. Mi rendo conto che alle volte, anche per alleggerirsi, non possiamo tenerci tutto dentro. Sarebbe bello riuscire a trovare una persona con cui confidarsi senza temere che le nostre confidenze vengano diffuse.
E voi avete un confidente?
Amoon
continua....