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Governo Letta: le parole di Napolitano e di Beppe Grillo

Creato il 16 maggio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Le dichiarazioni di Giorgio Napolitano e Beppe Grillo sul Governo Letta

Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Beppe Grillo

In un colloquio intercorso col direttore del quotidiano Il Messaggero, Vilmar Cusenza, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha elogiato il nuovo Governo Letta per serietà e serenità di esercizio, dicendo: “Non si lascia intimidire né da polemiche né da incidenti di percorso”. Insomma, un governo giovane ma chiaramente improntato alle larghe intese, come s’attendeva da tempo, che non tralascia del resto l’incombente problema dell’attuale giustizia all’interno del Paese. Il Presidente Giorgio Napolitano ha in seguito ancora aggiunto, mentre si stava recando ai funerali solenni per l’incidente al porto di Genova: “Anche se ci sono quelli che non si rendono conto che siamo sul filo del rasoio con Bruxelles” in chiaro riferimento alla clausola sull’eccesso di deficit. Il Ministro dell’Economia Saccomanni sarà ben presto protagonista in Commissione Europea il 29 maggio prossimo, quando appunto dovrà sottolineare l’impegno italiano volto a liberare il Paese dal debito eccessivo. Nonostante ciò, la situazione italiana risulta delicata su diversi fronti. “Serve moderazione”, avrebbe ancora detto il Presidente della Repubblica, “nelle aspettative delle misure economiche”. Un momento di riforme che vede l’esecutivo impegnato nelle tre tematiche calde della Cig, dell’Imu e del lavoro, che sempre più sta piegando il Paese. E mentre l’Italia sta pian piano riformando il sistema interno, Giorgio Napolitano ha ancora auspicato che “comincino a farsi sentire gli effetti del decreto che sblocca i pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese”, attualmente gravate da una mole di debito ingente. E sulla giustizia? Sempre lo stesso Napolitano ha commentato: “Ce lo trasciniamo da anni. È sempre stata all’ordine del giorno. Tutti se ne facciano una ragione”. E sul caso Berlusconi? “Capisco chi si trova impigliato, ma meno reazioni scomposte arrivano, meglio è dal punto di vista processuale”.
E mentre l’esecutivo Letta prende il largo sul piano delle riforme, e il Presidente della Repubblica ne elogia gli intenti, sul versante del Movimento 5 Stelle le polemiche non sembrano destinate alla tregua. Queste le parole del leader Beppe Grillo a Barletta, rilasciate in un’intervista a La Stampa: “Alla fine ne resterà uno solo. O noi o il nano. La scelta sarà questa. E sarà una scelta che arriverà molto presto”. Insomma, secondo l’ex comico genovese, l’Italia sarà ben presto richiamata alle urne per eleggere con elezione popolare il suo premier. E sull’ormai trito e ritrito “mattarellum” il movimento di Grillo non si scompone un granché: “Noi un ritorno alla legge elettorale precedente lo sosterremmo. Rifare i collegi sarebbe semplicissimo”. Eppure, a detta del leader di M5S, Berlusconi sarebbe contrario a un ritorno al “mattarellum”, in quanto con l’attuale legge troverebbe la via più spianata per il Quirinale. “A quel punto, gli unici a poter impedire questo saremo noi, una Protezione civile”. E questo, sostanzialmente perché lo stesso Grillo prevede un inabissamento del Partito Democratico, che si attesterebbe intorno al 20%, e commenta così: “Sento l’aria. Il cerchio si sta stringendo. Lo vedo anche da questa stretta con cui cercano di farci fuori”. Un Partito Democratico che, dunque, dopo la resa di Pier Luigi Bersani, avrebbe ormai imboccato la strada del declino, un declino che, a detta nuovamente di Grillo, è stato voluto soltanto dai democratici. “Sono loro che non hanno voluto. Bersani voleva solo dieci senatori per fare un governicchio”.
Ma dopo la strigliata al Partito Democratico e le perplessità manifestate sul neo-governo Letta, lo stesso Grillo alza il tiro affermando che in Italia ormai “è una situazione che non regge più. Non ci sono più soldi nelle regioni per pagare il personale. A settembre crolla tutto. Mi danno del catastrofista, ma è così”. Ma mentre il Paese affonda nella crisi globale, l’ex comico confessa la fatica patita per restare in politica in questi frangenti: “Fanno dossier su di me. Pubblicano l’indirizzo di casa mia”. Ma dopo aver fatto una simile panoramica, si congeda con un moto di speranza: “Non durerà molto secondo me. Entro quest’anno vado avanti così. Si voterà prima. Se vinciamo, ricostruiremo noi le macerie. Ce la prenderemo noi, con le elezioni, l’Italia. E io mi dedicherò solo a questo. Altrimenti se la prenderà qualcun altro, e senza elezioni”. Un’Italia ingovernabile, verrebbe da credersi, ma è proprio così? Per Grillo non è questione di ingovernabilità o altro, almeno pare dalle sue parole. È solo che si dovrebbe destinare la guida del Paese alle giuste persone.

Articolo di Stefano Boscolo.
Le foto di Letta e Napolitano sono della Presidenza della Repubblica
La foto di Grillo è di Giorgio Brida, licenza  CC BY, modificata


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