Subito spettacolo in pista, con la Toro Rosso di Kvyat bloccata sullo schieramento di partenza a causa di un guasto al motore e con Lewis Hamilton protagonista di un'uscita fuoripista in cui danneggia anche l'ala anteriore della sua vettura. In soli sei giri il britannico riesce però a rimediare alle sventura fin li capitategli, recuperando ben otto posizioni e tallonando come un'ombra la Ferrari di Kimi Raikkonen (partito dal sedicesimo posto e risalito a ridosso della zona punti). Due tornate più tardi Marcus Ericsson perde il controllo della sua Caterham impattando contro le barriere e causando la prima entrata in pista della Safety Car. Ne approfittano i big, rientrando ai box per montare gomme d'asciutto ad eccezione del duo Mclaren (rimasto su gomme intermedie). La squadra di Woking si rende presto conto dell'errore commesso, pagando a caro prezzo l'incidente di Romain Grosjean nel corso dell'undicesimo passaggio.
Primi grattacapi di giornata per Nico Rosberg, afflitto da problemi di surriscaldamento al sistema frenante della sua Mercedes. La Safety Car torna nella pitlane tre giri più tardi, lasciando ad Hamilton e Alonso il compito di animare la prima parte della gara: i due Campioni non impiegano molto tempo per far saltare dalla gioia i tifosi presenti a bordo pista, producendosi in una serie di sorpassi che li proiettano a ridosso del nuovo leader della gara Daniel Ricciardo. Un doppio incidente estromette le due Force India dalla gara, facendo tornare in scena la vettura di sicurezza nel corso della 23° tornata: Ricciardo, Massa e Bottas rientrano ai box, lasciando il comando della gara ad un sempre più sorprendente Fernando Alonso, impegnato in un'oculata gestione dei propri pneumatici dietro la Safety Car.
La gara riparte con l'ennesimo colpo di scena: Sebastian Vettel, fino a quel momento autore di una buona gara, va in testacoda sul rettilineo d'arrivo riuscendo però a tenere la vettura in pista. Il Campione del Mondo in carica scivola così al sesto posto, rimanendo intrappolato dietro all'arrembante Mercedes di Lewis Hamilton. La sosta ai box di Alonso regala la leadership al pilota britannico, che dopo solo un giro preferisce effettuare il suo secondo cambio gomme cedendo il primo posto all'australiano Ricciardo. Ottima la gara dell'altro ferrarista Kimi Raikkonen, partito dalla sedicesima posizione e risalito a ridosso della top five dietro al duo Williams Bottas-Massa.
Il duello tra Alonso, Hamilton e Ricciardo nei giri finali
della gara
Daniel Ricciardo si aggiudica dunque il Gran Premio d'Ungheria, surclassando il quattro-volte Campione del Mondo Sebastian Vettel e ponendo il suo secondo sigillo nel Mondiale di Formula 1 2014.
Ordine d'Arrivo:
Sesto posto per il finlandese Kimi Raikkonen (Ferrari)
1.D.Ricciardo (Red Bull):1:53:05.0582.F.Alonso (Ferrari): +5.225
3.L.Hamilton (Mercedes): +5.857
4.N.Rosberg (Mercedes): +6.361
5.F.Massa (Williams): +29.841
6.K.Raikkonen (Ferrari): +31.491
7.S.Vettel (Red Bull): +40.964
8.V.Bottas (Williams): +41.344
9.J.Vergne (Toro Rosso): +58.527
10.J.Button (McLaren): +67.280
11.A.Sutil (Sauber): +68.169
12.K.Magnussen (McLaren): +78.465
13.P.Maldonado (Lotus): +84.024
14.D.Kvyat (Toro Rosso): +1 giro
15.J.Bianchi (Marussia): +1 giro
16.M.Chilton (Marussia): +1 giro
Ritirati:
-E.Gutierrez (Sauber);-K.Kobayashi (Caterham);
-S.Perez (Force India);
-N.Hulkenberg (Force India);
- R.Grosjean (Lotus);
-M.Ericsson (Caterham)