Diva dall’elegante bellezza, musa e icona del maestro del cinema Alfred Hitchcock, che la definì “ghiaccio bollente”; premio Oscar a soli 26 anni, partner sullo schermo e nella vita di attori come Cary Grant e Clark Gable; icona di stile, tanto da meritarsi una borsa creata appositamente per lei dalla casa francese Hermès che ancora oggi porta il suo nome, infine sposa del principe Ranieri di Monaco, unione celebrata con un matrimonio definito “il matrimonio del secolo” che l’ha portata a divenire una principessa in carne e ossa: la vita di Grace Kelly è una di quelle che supera la finzione e che non può non far gola a chi vive di storie raccontate per immagini.
A 32 anni dalla tragica scomparsa della principessa, dopo decenni di tentativi e false voci, è il francese Olivier Dahan a portare sullo schermo il divino lucore di una delle icone dell’era moderna, scegliendo come fulcro della sua messa in scena un anno particolare nella vita di Grace Kelly, il 1964, anno in cui si trovò a un bivio cruciale: da un lato il suo mentore Alfred Hitchcock le offriva il ruolo della vita, ovvero la ladra bugiarda e frigida di Marnie, ruolo poi andato a Tippi Edren, e dall’altro la sua famiglia e il principato di Monaco rischiavano di perdere tutto a causa di difficoltà diplomatiche con la Francia. A interpretare Grace è Nicole Kidman, una delle poche attrici contemporanee in grado di far rivivere sullo schermo l’eleganza e la luminosità della Kelly, che per il ruolo si è immersa nella vita della principessa per ben cinque mesi studiandone ogni dettaglio, dalla postura al modo di parlare e camminare. Una prova apprezzabile quella della Kidman che, leggermente meno gonfia di botulino rispetto a quanto ci abbia abituati in anni recenti, riesce a portare con maestria gli sfavillanti abiti di Grace, perfetti e impeccabili così come la ricostruzione degli oggetti di scena e le splendide location, tra cui il Palazzo Reale di Genova. Ad affiancare la Kidman ci sono Tim Roth, nel ruolo di Ranieri, Paz Vega, che interpreta Maria Callas, e Frank Langella, chiamato a raffigurare Padre Tucker, prete americano confidente della principessa. Presentato in anteprima alla 67esima edizione del Festival del Cinema di Cannes come film d’apertura, Grace di Monaco, in uscita in Italia il 15 maggio, è stato anticipato da copiose polemiche, provenienti sia dal fronte produttivo che dalla famiglia Grimaldi: il produttore cinematografico Harvey Weinstein ha infatti definito la pellicola terribile, ordinando un secondo montaggio e minacciando di non far uscire il film in America, mentre i figli di Grace Kelly, dopo aver visionato il trailer, hanno giudicato la pellicola come un ritratto approssimativo e poco veritiero. In queste parole c’è della verità: nel film di Dahan, descritto come un film di finzione e non come un biopic, la vita già da romanzo di Grace Kelly viene trasformata in un thriller di spionaggio, in un film su colpi di stato e in un dramma domestico. La principessa sembra una figura a metà tra la Signora in giallo e una miss di un concorso di bellezza che grazie ai suoi discorsi sulla pace e sull’amore salva intere nazioni. Guardando Grace di Monaco si ha la sensazione di spiare Grace dal buco della serratura con la stessa voracità di chi legge riviste di pettegolezzi dal parrucchiere. La regia che indugia con insistenza, e spesso in maniera confusa, sul volto della Kidman, la fotografia “smarmellata” da fiction televisiva e la riduzione a semplici macchiette di figure storiche di spicco come Maria Callas, Alfred Hitchcock e Charles De Gaulle non aiutano la causa. I dubbi sollevati dai Grimaldi quindi sono legittimi, ma riguardano soprattutto l’aspetto artistico della pellicola, piuttosto che quello politico. Tim Roth e Nicole KidmanLa citazione: "C'é chi si chiede perché io abbia lasciato Hollywood: ecco, l'ho lasciata perché...perché mi sono innamorata di un principe azzurro"
Hearting/Cuorometro: ♥♥
Uscita italiana: 15 maggio 2014
Titolo originale: Grace of Monaco Regia: Olivier Dahan Anno: 2014 Cast: Nicole Kidman, Tim Roth, Milo Ventimiglia, Paz Vega, Frank Langella, Parker Posey, Derek Jacobi Colore: colore Durata: 103 minuti Genere: biopic Sceneggiatura: Arash Amel Fotografia: Eric Gautier Montaggio: Olivier Gajan Musica: Christopher Gunning Paese di produzione: USA, Belgio, Italia, Francia Casa di produzione: Stone Angels Distribuzione italiana: Lucky Red
Pubblicato su XL