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Gradi e gradazioni di separazione

Creato il 14 gennaio 2012 da Unarosaverde

Vicino alle rovine di Tulum – cosi’ minuscole rispetto agli impressionanti complessi che la selva nasconde eppure cosi’ famose, affacciate sull’oceano, meta obbligata dei turisti in luna di miele – c’e’ una lunga striscia di sabbia bianca, dai granelli cosi’ fini che nemmeno si attaccano ai piedi.

Seduta pigramente su una sdraio di legno, all’ombra di un tetto di palma, conto almeno sette sfumature di colore, a partire da dove l’acqua trasparente solletica la riva, per continuare con il verde e il blu che si alternano a chiazze, con risultati da cartolina, fino all’azzurro del cielo chiazzato da nuvole morbide che corrono sopra il Mar Caribe.

Gradi e gradazioni di separazione
Gradi e gradazioni di separazione

 

Il viaggio per me finisce cosi’, in un enclave esclusivo che poco si allinea alle mie abitudini di viaggio e che, se non ci fosse stato proposto dall’amica messicana, probabilmente non avremmo mai scelto. Qui l’unico rumore che si sente e’ quello delle onde del mare.

 

Gradi e gradazioni di separazione

Oltre le sdraio ci sono i turisti, in questa zona sono soprattutto europei, che spendono piu’ di 250 euro al giorno per passeggiare in questo paradiso. Dietro le sdraio ci sono i messicani, al lavoro, per garantire una vacanza perfetta. Uno stipendio medio si aggira sui 4, forse 5, euro al giorno.

Ci sono luoghi, nel mondo, in cui i gradi di separazione tra le persone sono immense voragini. Qui non si muore di fame perche’ la terra regala, generosa, ma il nostro stile di vita, nel mondo occidentale che ha corso, corso veloce e che ora che si e’ fermato non sa piu’ dove andare, improvvisamente sembra a noi irreale, privo di senso e, a chi versa tequila da dietro il bancone del bar, un sogno irraggiungibile.

Sempre per M., per la lista: Muyil.


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