GRAFFITI E GRAFFIATI - Post del post Natale e delle sue abbuffate

(Foto tratta dal sito www.theitaliantaste.com)
Se stai leggendo questo post, probabilmente sei tra i tanti italiani, reduci dalle grandi "abbuffate" delle vacanze. Pranzi interminabili e cene infinite. Nessun commento moralista della serie:"c'è chi muore di fame", ovvio che in tempo di crisi, ci si pensa ancora di più. Dopo aver visto le pietanze sprecate però. C'è anche chi ricicla, ancora adesso sta mangiando i "resti" del cenone della viglia di Natale.
Sul corriere del veneto on line, leggo: TREVISO – Abbuffata di Natale: sono finiti all’ospedale una trentina di trevigiani, che incapaci di astenersi dall’ennesima portata durante il pranzo natalizio con parenti e amici, si sono sentiti talmente male da dover chiedere aiuto ai medici del Ca' Foncello. Magari seduti per ore davanti ad ogni prelibatezza, hanno dovuto fare altrettanto domenica pomeriggio aspettando il loro turno al pronto soccorso, soffrendo dei postumi di dolorose indigestioni. Lavoro extra per le festività natalizie per l’ospedale insomma a causa di lasagne, stufati, vino, dolci e panettone, con l’ambulanza del 118 che è dovuta intervenire anche in un’abitazione privata, dove un anziano è stato così male che ha persino perso conoscenza.
Succede a Treviso e magari in qualche altra parte d'Italia. Per onestà, dichiaro: anche il sottoscritto ha partecipato a questa "follia culinaria collettiva", (non a Treviso per fortuna), si, perché si tratta di vera e propria follia. Mangiare, mangiare, mangiare. Ogni anno me lo chiedo, poco prima di natale: "Non facciamo sta cazzata di abbuffarsi", e poi invece tutti a mangiare. Meglio così, facciamo i moralisti .. "c'è chi muore di fame", alla prossima abbuffata ricordatevelo.
di Daniele Coltrinari