Magazine Società

Gramellinometro / 2

Creato il 11 febbraio 2011 da Aronne

Questa settimana il Buongiorno di Massimo Gramellini su La Stampa ha concentrato la sua attenzione sulla società. Il 9/2 si sofferma a riflettere sulla necessità di ringhiere interiori. Perché non si solleva il piede dall’acceleratore quando c’è nebbia? Gramellini ha molto a cuore i temi legati ai sentimenti ed alla differenza sempre meno rispettata tra i sentimenti appunto e le emozioni. Tra ciò che effimero, e ciò che invece va sedimentato. Che è masticato dalla ragione. Pur riconoscendo coerenza a Gramellini, non possiamo non trovare i toni di questi Buongiorno un po’ retorici e scontati. Un po’ melensi.
Il giorno successivo Gramellini dichiara che parteciperà alla manifestazione pro-donne del 13 Febbraio. Anche qui il tutto è poco brillante. Da Gramellini, che firma la posta del cuore, non ci si poteva non aspettare una levata di scudi in favore delle donne. Contro la loro immagine distorta veicolata da anni di comunicazione di massa. Ridotte a quarto di bue vicino ad auto e profumi. Peccato, però, che la Lancia, che fa parte del Gruppo Fiat (quasi torinese), che è anche proprietario del quotidiano per cui Gramellini scrive, abbia scelto come testimonial dei prossimi spot Elisabetta Canalis, in concomitanza evidentemente non a caso, con il massimo della popolarità che la soubrette conquisterà durante la imminente kermesse sanremese. Ci chiediamo come vedere la scelta della Canalis: pro o contro il 13 Febbraio?
Infine, oggi, Gramellini ci augura Buongiorno con una lunga intervista a Sergio Chiamparino. Il tema è la polemica intorno al 17 Marzo e sui festeggiamenti legati al centocinquantenario dell’Unità d’ Italia. Percorsa da una tenue ironia l’intervista mostra il disappunto del Sindaco Torinese rispetto alla marcia indietro di molti membri del Governo rispetto ai festeggiamenti per l’Unità d’Italia. Chiamparino avverte che il pacchetto Torino costerà 50 Miliardi di Euro. E parte di questi è già impegnato. Chiaramente come per il processo di unificazione i maggiori vantaggi li ebbe il Piemonte e Torino. Ed anche oggi, come allora, le cose sembrano andare nella stessa direzione. Chiamparino, di fronte alle perplessità sollevate da Confindustria e Lega, invita a riflettere sulle ricadute indirette dei festeggiamenti. Il vero problema che né l’intervistatore né l’intervistato pongono è la disarticolazione di una politica di sviluppo omogenea. E’ vero, bisogna guardare alla capacità di Germania e Usa di essere federali, patrioti produttivi e di saper crescere al 3, 4 % di PIL.
Ma allora bisogna dire, la politica, dove vogliamo che si debba collocare il paese tra 4-5 anni e avviare il piano di investimenti coerente. Se si vuole essere un paese produttore di automobili, che anche dall’estero ci comprano, bisogna puntare ad auto ecologiche, piccole e accattivanti. Bene. Ma allora dobbiamo stimolare questo genere di investimenti. Mettendo da parte le forze centrifughe del populismo Leghista. Turando naso ed orecchie sul fatto che si continuano a dare i soldi alla Fiat. Sfruttando le analogie che il modello industriale italiano, nelle mani ancora di poche famiglie industriali, con quello tedesco. Ed allora nel made in Italy, nella capacità che la storia non può tradire dell’unità del Paese che si realizza nella linea di produzione di Mirafiori come di Pomigliano si possono trovare le ragioni dei festeggiamenti fatti con chi ha fatto veramente questo paese e non con i soliti radical chic che si ritroveranno a incensarsi addosso con libri, melassa e nafatalina alle vecchie Officine Grandi Riparazioni a Torino.
Gramellinometro / 2
 -------------------------------------------------------------
vg
Gramellinometro / 2
  

  



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :