Granchi e spade di Damocle

Da Pentolapvessione

Dal momento che anche oggi come ogni inizio settimana mi trovo davanti allo schermo del portatile con una lista infinita di appunti e di cene da aggiornare e dal momento che nonostante i precedenti continui a nutrire la speranza che oggi riuscirò a fare tutto ecco, pensandoci bene potrei mettere come sottotitolo al blog “I buoni propositi del lunedì.” Fatta questa dovuta premessa eccomi pronta a scrivervi della cena di martedì scorso.

Anche oggi l’influenza miete vittime e due invitati non possono venire. All’ora di pranzo siamo in 5: V e S, C, W ed io. Telefono a L che si aggiunge e la cena va in tavola. Pesce.

Vi scrivessi che sono soddisfatta di questa cena e ve ne decantassi meraviglie mentirei. Due sono gli errori che mi turbano, uno in particolare.

Pizza alla napoletana di magro

Farina 500 g
lievito di birra 20 g
scarola 2 mazzi
capperi 2 cucchiai
acciughe 5
olive nere di Gaeta 1 pugno
uvetta sultanina 2 cucchiai
olio
pepe
sale

Morale della Pizza alla napoletana di magro: “è la tradizionale pizza usata nei giorni di vigilia e nella quaresima, comunemente conosciuta come Pizza di scammeo”. La nota curiosa è che Ada nella ricetta prevede anche due belle cucchiaiate di strutto da me omesse che tanto di magro a me non sembrano.
Buona, morbida e saporita, non è lei una delle due ricette incriminate.

Funghetti coltivati con gli scampi

Funghetti coltivati 250 g
scampi 250 g
burro 20 g
maionese di un uovo
succo di limone
senape
olio
pepe
sale

Morale dei Funghetti coltivati con gli scampi: ed eccoci alla prima nota dolente, il primo scricchiolamento. Premesso che non assaggio la ricetta onde evitare la lavanda gastrica, alla vista e al cucchiaio il risultato è decisamente troppo liquido, nonostante la maionese venga della giusta consistenza l’insieme è brodoso.

Insalata Arlecchino

Aringa
cetriolini 4
olive nere di Gaeta un pugno
uova sode 2
patate 3
barbabietole 2
mostarda francese 1 cucchiaino
crema di latte
succo di limone
pepe
sale

Morale dell’Insalata Arlecchino: in tema con il periodo l’insalata risulta forse leggermente asciutta, del resto le indicazioni di Ada non prevedono l’aggiunta di olio che invece è opportuna. Per il resto mi piace anche se pulire l’aringa affumicata non rientra la mie attività predilette perché per fare andare via l’odore dalle dita ci vuole troppa pazienza.

Brodetto dell’alto adriatico

Pesce assortito 2 kg
seppie travestiti da moscardini 2
porri 2
sedano 1 costola
cipolle 2
aglio
aceto
alloro
prezzemolo
cannella
pepe
sale

Morale del Brodetto dell’alto adriatico: ed eccoci alla pietra dello scandalo, la spada di Damocle sospesa sopra la mia testa. La mattina al mercato ci sono degli splendidi moscardini e decido di comprare loro. Erroneamente reputo che vadano cotti meno delle seppie per cui senza assaggiare nemmeno un piccolo tentacolo procedo di conseguenza. Risultato: avrebbero dovuto cuocere un quarto d’ora in più. E poi la cannella avrebbe dovuto essere meno invadente. Pensare che questa insolita ricetta che prevede l’aceto anziché il vino bianco la pregustavo da mesi. Mi capitò di mangiarla tanti anni fa a San Benedetto del Tronto e da lì mi restò nel cuore ma questa non è proprio all’altezza del ricordo… altro che madeleine, questa volta ho preso un granchio!

Vi segnalo in ogni caso per questo brodetto le fette di pane “non andrebbero abbrustolite.”



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