Tra le domande più frequenti tra le future mamme vi è anche quella sul numero di controlli necessari durante il periodo della gravidanza. Vediamo quindi quante ecografie sono necessarie e in quale periodo della gravidanza.
L’ecografia è l’esame più importante per la diagnosi prenatale, poiché consente di ottenere una grande quantità di informazioni sulla conformazione del nascituro e sul suo stato di salute. La prima ecografia, in particolare, è un momento emozionante e indicabile per ogni genitore, poiché avrà la possibilità di ascoltare per la prima volta il cuore del suo bambino.
Il ginecologo solitamente richiede un minimo di tre ecografie nel corso dei nove mesi di gravidanza, monitorando così il bambino nel corso di ciascuno dei tre trimestri della gestazione. In caso di necessità, però, non si escludono controlli più ravvicinati, magari per tenere monitorate le gravidanze più problematiche e prevenire problemi a mamma e bambino.
L’ecografia è un esame basato sulla emissione di onde a ultrasuoni che riflettono sullo schermo l’immagine del bambino. In questo modo è possibile vedere organi e ossa del nascituro attraverso una tecnica affidabile e, cosa ancor più importante, non invasiva.
Ecografia primo trimestre
E’ la più emozionante: è in questa fase che il ginecologo conferma ufficialmente se vi è una gravidanza in atto e se l’embrione è posizionanto correttamente. I genitori possono così vedere per la prima volta il loro bambino, che in questa fase è un “fagiolino” che misura tra i 4 e gli 8 centimentri. Nonostante le piccole dimensioni, è già possibile distinguere addome, testa e cuore del piccolo e sentire il suo battito cardiaco. Questa prima ecografia avviene normalmente per via vaginale. Questo significa che medico procede introducendo un traduttore coperto da una guaina in silicone direttamente nella vagina, in modo da potere vedere direttamente l’utero.
Ecografia secondo trimestre: la morfologica
La seconda ecografia viene generalmente programmata tra la diciottesima e la ventiduesima settimana di gravidanza. E’ quella che viene comunemente chiamata morfologica e consente di misurare e analizzare nel dettaglio la struttura morfologica del feto, confermando la sua normale crescita. Nel dettaglio, il medico procede misurando il femore del feto (un dato utile per escludere eventuali ritardi della crescita o malformazioni), la quantità di liquido amniotico e le caratteristiche del cordone ombelicale. Anche nel corso di questo secondo esame c’è un momento particolarmente emozionante: la scoperta del sesso del nascituro. Maschietto o femminuccia? E’ in questa fase che si può sapere con certezza, sempre se la posizione del piccolo consente una visuale chiara.
Ecografia terzo trimestre
La terza ecografia viene generalmente programmata tra la trentaduesima e la trentaseiesima settimana di gravidanza. Nel corso di questo terzo esame il medico valuta il peso approssimativo del bambino, la posizione di placenta e cordone ombelicale e la quantità di liquido amniotico. Tutti questi elementi servono ad escludere eventuali fattori di rischio durante il parto.