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Grazia CALANNA “Crono silente”

Creato il 30 maggio 2011 da Fabry2010

Grazia CALANNA “Crono silente”

“C’è chi concede briciole/avaro/C’è chi si sbriciola/altruista/C’è chi finirà in briciole/avido/C’è chi di briciole risorgerà/azzurro…”. Sembrano uscite dal gioco lieve e combinatorio della lingua, questi versi tratti da Crono silente di Grazia Calanna (Prova d’Autore –Catania, 2011); non senza, come in questo caso, un’ironia amara. Levità, dicevamo, che percorre buona parte della raccolta, (“Fiera feccia/dà briciole/Chèto cuore/si sbriciola/Sozza melma/in briciole/Erto mèro/di briciole”; “Spaccio di specchi allo spaccio/Spaccio tempo allo specchio/Spacciati allo specchio allo specchio del tempo”; “Condizionante condizionamento lento/aria pesante/pungente/morsa la mente/duole silente”), con versi brevi senza punteggiatura, giocando su assonanze e rime, termini polisenso. Altri testi della raccolta (“Ho percorso/cieco e scalzo/un cammino/lastricato di spilli aguzzi/arrugginiti da fiumi di lacrime invisibili/versate in silenzio/Ho sempre saputo/che saresti tornata/Ho atteso/e sopportato/il peso grave dell’assenza/Sfinito ti accolgo/e sfamo il mio dolore/con il cibo della vita/che mi rendi” (Il cibo della vita); “Note preconfezionate/stordiscono/coscienze bruciate dal sole/Sorrisi laccati/annegano nel mare/dell’indifferenza/Sogni cristallini/s’infrangono/contro lo scoglio/dell’umana bramosia/Vita scivola via…/tra silenziosi frastuoni” (Lampedusa), danno espressione a sentimenti e pensieri con lingua standard, mediatica, descrittiva più che evocativa. Ma buona parte del libro è costituita da componimenti brevi, epigrammatici (“L’attesa consuma i giorni/essiccandoli come fiori al sole/disidratata la vita si spegne/tra grigi frastuoni di logorroici silenzi” (Logorroici silenzi); “Fantasmi diurni/popolano il nostro tempo/oscurando giornate senza storia/gessate con occhi di anonime statue (Gesso). Gli esiti migliori (tra tutte, Klonatale, Il cucchiaio, Impari, Briciole, Gesso) sono quando il dettato si fa più morbido e misurato, e la lingua s’asciuga, ed affiora senza retorica uno sguardo arguto sul mondo e su noi stessi. (gn)

Klonatale

Non basta
gettarsi
nel turbine
di mille
inutili
snervanti
cose da fare

sorrisi/laccati
fiocchi/balocchi
tavole/imbandite
nastri/dorati
messaggi/clonati

Fuggire

*

Impari

Quel che resta di noi
ci si accanisce contro
in una lotta impari
Col passo indigesto calpesti
incurante
le tue stesse polveri

*

Briciole

C’è chi concede briciole
avaro
C’è chi si sbriciola
altruista
C’è chi finirà in briciole
avido
C’è chi di briciole risorgerà
azzurro

Fiera feccia
dà bricole
Chéto cuore
si sbriciola
Sozza melma
in briciole
Erto méro
di briciole

*

Gesso

Fantasmi diurni
popolano il nostro tempo
oscurando giornate senza storia
gessate con occhi di anonime statue

Grazia CALANNA
CRONO SILENTE
(Prova d’Autore –Catania, 2011)
Prefazione di Savina Dolores Massa

*

Grazia Calanna è nata a Catania. Laureata in Scienze Politiche, indirizzo Politico-Internazionale, dal 1989 esercita attività giornalistica. Direttore responsabile del periodico culturale L’EstroVerso (www.lestroverso.it ), dal 2001 collabora con il quotidiano La Sicilia. Crono silente è la sua prima raccolta poetica.



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