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Grazie

Creato il 12 settembre 2011 da Fabio1983
GraziePrima il calcio, poi la vita è il blog di un giornalista norvegese, Ketil Stensrud, divenuto famoso soprattutto su Twitter il giorno della strage di Oslo e Utoya. Ma non è di questo che voglio parlare. Prima il calcio, poi la vita. Quanto è vero? Non esistono manovre, crisi e tasse che tengano, la domenica. A Roma – sciopero dei calciatori a parte – il campionato è iniziato prima con la querelle Totti-Luis Enrique che ha tenuto banco non poco. Dopo la brutta eliminazione dall’Europa League, in città non si parlava d’altro. Il tecnico spagnolo aveva commesso un clamoroso errore a togliere il capitano dal campo contro lo Slovan Bratislava, anche perché sino a quel momento era stato il migliore dei suoi e l’unico attaccante di spessore a disposizione. Apriti cielo, settimane di polemiche. E come al solito i benpensanti del calcio, migliaia, giù a commentare l’immaturità del pubblico giallorosso che non sa accettare le decisioni di un tecnico che se ne frega, giustamente, di bandiere e monumenti in carne ed ossa. Epperò, epperò. A quanti hanno tentato di spiegare che un ricambio generazionale si rende necessario persino nel calcio, come se il calcio e la politica fossero la stessa cosa, andrebbe loro ricordato che certi discorsi non valsero (o valgono) per i Baggio, i Mancini, i Maldini, i Del Piero. Che Totti, alla stregua dei suddetti ai tempi, ha ancora molto da dare nonostante l’età avanzata sportivamente parlando e che i tifosi non se la sono presa tanto perché guai a chi je tocca er pupone. Ma semplicemente perché l’allenatore ha sbagliato. Ieri la Roma ha perso in casa con il Cagliari, nonostante i novanta minuti di Totti. Ogni gara fa storia a sé, non attaccatevi a tutto. Grazie.

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