Mentana non ha dubbi, una giornata molto nervosa, con nuovi nuvoloni neri che si addensano nel cielo europeo. La Grecia nel caos e la Spagna priva di liquidità fa sbalzare lo spread. Pesa l’incertezza sul futuro politico in Grecia; ma sono soprattutto le banche spagnole senza liquidità e gonfie di titoli spazzatura che condizionano i mercati. Il differenziale tra bonos e bund tedeschi schizza a 456. E anche in Italia lo spread sale a 436, ai livelli di emergenza del febbraio scorso. Insomma, una situazione drammatica che renderà ancora più difficile l’incontro del vertice europeo che a breve cercherà di trovare soluzioni.
Ritorna il gelo dello spread, il caos politico in Grecia affossa le piazze del Vecchio Continente e fa di nuovo impennare gli spread in Italia. L’evolversi greco lascia presagire che sarà molto difficile formare un governo stabile e questo fa aumentare le probabilità di un contagio in Europa. Torna l’allarme sulle banche spagnole. E in questo scenario da brivido una cosa è chiara, a breve termine, non riusciremo ad uscire dalla prospettiva crisi e con l’incubo del ritorno della dracma e la Spagna nel rosso dominante la domanda è d’obbligo: Quanti costi umani vedrà ancora questa crisi?


Una cooperazione già effettuata da altri paesi europei e ora tocca all’Italia e se le trattative andranno a buon fine, lo Stato italiano potrà mettere in piedi un accordo fiscale con la Svizzera simile a quello stipulato con a Germania, Gran Bretagna e Austria, e incassare una grossa somma di imposte inevase.

