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GRECIA-TURCHIA: Il Bosforo unisce o divide?

Creato il 28 marzo 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

di Silvia Padrini

GRECIA-TURCHIA: Il Bosforo unisce o divide?

 I rapporti tra Grecia e Turchia raccontano una storia di vicinato difficile. Tra due vicini, com’è noto, il rischio di tensione è sempre alto e anche le banali scaramucce si depositano negli ingranaggi come ruggine. Sono numerose le sfaccettature che costituiscono lo stato dell’arte delle relazioni tra i due Stati: ce ne parlano i fatti e i simboli, le dichiarazioni e le rivendicazioni.

Che cosa corre sul filo che lega due paesi e – come in questo caso – due continenti?

Innanzitutto, il filo appare particolarmente teso quando ci sono delle dispute territoriali. La questione di Cipro rappresenta da sola un fattore sufficiente di rottura. Da decenni si alternano situazioni di alti e bassi. A riguardo, è recentissima la dichiarazione del ministro degli esteri turco Davutoglu mirata a ribadire il sostegno turco alla politica della Repubblica di Cipro del nord, politica che rimane ancorata alla posizione di non fare alcuna concessione alla repubblica greco-cipriota. Sul fronte di Nicosia, dunque, nessuno pare disposto a cedere.

Essere vicini comporta necessariamente anche un certo grado di interdipendenza. La Grecia sommersa dai debiti e aggrappata al salvagente europeo non può permettersi di rifiutare prospettive di crescita che possano farla uscire dal buio in cui si trova al momento. Ad Ankara questo “dettaglio” non è sfuggito. Qualche giorno fa Ali Babacan, importante politico ed economista turco, ha esposto un concetto che non fa una piega: l’unica speranza per la Grecia di risollevarsi è un avvicinamento alla Turchia. La soluzione alla crisi del debito sta nell’aumentare considerevolmente i commerci e gli investimenti con una potenza emergente che cresce ad un ritmo di circa l’8% annuo e che, per di più, si trova dietro l’angolo. Molti in Grecia avranno apprezzato la proposta, ma certamente il riferimento di Babacan all’impero ottomano non deve aver suscitato grandi sorrisi. Economia e politica, come sempre, vanno di pari passo. Non è detto, però, che delle più strette relazioni commerciali non favoriscano un dialogo su diversi fronti.

Come annunciato, i problemi tra i due paesi non si esauriscono rapidamente. Alcuni giorni fa, la nave turca di esplorazione “Piri Reis” è entrata nelle acque del mar Egeo senza informare Atene. La zona interessata non copre le acque territoriali dello Stato ellenico, ma la Grecia ne rivendica il diritto esclusivo di esplorazioni per le risorse minerarie. Continua così una disputa che si perde indietro nel tempo per il dominio delle acque nell’area del mar Mediterraneo e del mar Egeo.


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