Ancora notizie inquietanti sul mondo del tè in bustina. Le notizie vengono proprio dalla Cina, patria del tè. La Lipton, che già in passato non si era di certo distinta per comportamenti etici sugli animali, adesso è di nuovo sotto il mirino di Greenpeace. A quanto pare sono stati ritrovati ben 29 pesticidi.
Uno pensa di bere un infuso che fa bene alla salute e invece si ritrova nella tazza un miscuglio di veleni! Questo accade perchè in Cina gli standard igienico-sanitari per la vendita del tè sono più elastici di quelli previsti da noi, dove invece ogni prodotto alimentare viene sottoposto a rigidi controlli di qualità (o così dovrebbe essere…).
Le sostanze altamente tossiche sono Methomyl, Decofol e Endosulfan, che potrebbero influire sulla nostra fertilità. L’Endosulfan è considerato una vera e propria minaccia per la salute dell’uomo e del Pianeta! Quindi parliamo non solo di impatto ambientale, ma anche di danni alla salute dell’uomo, alla nostra salute.
E se questo tè fosse arrivato anche da noi in Europa? In effetti le grandi multinazionali come la Lipton, stanno facendo acqua da tutte le parti, tutelando solo i propri interessi.
E’ ora che noi consumatori facciamo sentire la nostra voce abbattendo i consumi di prodotti che non garantiscono la qualità che tanto decantano! Compriamo prodotti che siano certificati eco e, possibilmente, a km 0 (naturalmente questo non può essere valido per il tè).
Qui il video di Greenpeace!