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Greison: “L’allenatore è la propria giacca”

Creato il 08 settembre 2013 da Mbrignolo
Serie di narrativa Le giacche degli allenatori

Gabriella Greison, serie Le giacche degli allenatori, Salani Editore

ARTE E CALCIO (Milano). Contro la dispersione, la confusione e la frammentarietà in cui versano le cose di questo mondo, scriveva Walter Benjamin, è intervenuta Gabriella Greison con il libro, edito da Salani, “Le giacche degli allenatori”. Ci sono scatoloni pieni di cianfrusaglie di cui vorremmo liberarci, ma non è questo il caso. Come Dante nel IV canto dell’Inferno è preda dello stupore dinanzi ai grandi poeti (Colà dritto, sovra’l verde smalto, mi fuor mostrati li spiriti magni, che del vedere in me stesso m’essalto.), così Edo, il protagonista della serie per bambini che la Greison ha sapientemente redatto, rinviene in una scatola le giacche che gli consentono di rivivere le esistenze dei grandi allenatori della storia del calcio. Con lui Doinel, il fidato golden retriever che lo accompagna alla scoperta dei momenti aurei che hanno reso celebre questo sport. In un contesto di calciofilia pressoché maschilista, l’intraprendente scrittrice e giornalista lombarda si è già conquistata una posizione di tutto rispetto. Pietra miliare del suo instancabile attivismo “L’insostenibile leggerezza di Effenberg”, successivamente divenuto un libro.

Con “Le giacche degli allenatori” siamo in quella vertigine della mescolanza, con cui Valery definì il collezionismo, che sottende un amore spropositato per la memoria che ciascun indumento, in questo caso, restituisce ad un piccolo sognatore a cui stanno a cuore i sogni dei suoi coetanei. Un viaggio nel passato con la giacca giusta per rinverdire il presente che Gabriella Greison ci racconta così …

 

DOMANDA. Chi sono per Edo gli allenatori? Perché loro e non i calciatori?

RISPOSTA. Per Edo gli allenatori sono dei riferimenti, degli idoli indiscussi. Edo non è tifoso di nessuna squadra di calcio, ma ha iniziato ad amare questo sport guardando partite vecchie nelle videocassette del padre. Edo è un bambino sveglio, con la testa che viaggia, più grande della sua età anagrafica e quindi molto solitario. Ha sempre visto negli allenatori, il “lui da grande”, proprio perché li ha sempre visti solitari, pensierosi, e custodi di chissà quanti segreti. I calciatori, no. I calciatori non li ha mai assurti a idoli. Nella testa di Edo i calciatori eseguono quello che gli viene chiesto dall’allenatore. I geni, quindi, sono gli allenatori. Che fanno crescere talenti, che capiscono tutti. Che sanno cose che altri, compresi i giornalisti sportivi, non sanno.

 

DOMANDA. Uno scatolone può contenere di tutto. Cosa rappresentano le giacche?

RISPOSTA. Le giacche degli allenatori, sono gli allenatori stessi. La giacca di Bersellini è Bersellini. La giacca di Maestrelli, è Maestrelli. La giacchetta della tuta di Mazzone è Mazzone. La giacca di Sacchi, o di Lippi, o di Herrera, rappresentano esattamente loro, in quel momento preciso, quando stavano facendo la storia del calcio. Nello scatolone delle giacche, nel museo di giacche di allenatori, c’è un mondo. Per questo in ogni romanzo della serie, Edo indosserà una giacca diversa. Per fare un viaggio diverso. Per scoprire una fetta di storia del calcio diversa.

 

DOMANDA. Rinvenire oggetti del passato, indossarli e rivivere avvenimenti dimenticati è un topos letterario consolidato. Ti sei ispirata a qualcosa o qualcuno in particolare?

RISPOSTA. No, a nessuno. Ma mi fa piacere questa domanda. Tutto casuale. Seguo l’istinto. Tutto qui.

 

DOMANDA. Che ci fa un cane nel mondo del pallone? Qual è il suo compito?

RISPOSTA. Il cane nel mondo del pallone, è Doinel. Per esteso: Antoine Doinel. Ma Edo lo chiama sempre e solo per cognome. Un cane come Doinel, un golden retriever strepitoso, è fondamentale. Perchè con lui Edo si ficcherà nei guai, e ne uscirà alla grande. Seguendo Doinel, può andare ovunque. E lo sapevi che i cani tipo golden retriver sono dei grandi portieri? Sanno stare in porta, e parare. Ma parlo di livelli altissimi, eh? Se allenati, sono ottimi portieri con cui giocare, e ti battono quasi sempre. Va beh, lo dico perchè il mio cane è così. Guarda caso è proprio un golden retriever. E guarda caso si chiama Antoine Donel.

 

DOMANDA. In che modo ritieni che il ruolo dell’allenatore possa animare i sogni dei più piccoli e “raddrizzare” il gioco del calcio?

RISPOSTA. L’allenatore è il portatore sano di valori, di una morale consolidata, di sentimento, di tutte quelle cose belle che il mondo del calcio deve trasmettere ai bambini. Gli allenatori del passato, di cui mi occuperò nei miei libri che comporranno la serie, lo sono stati per me. E quelli di oggi, lo saranno per le nuove generazioni.

 

DOMANDA. C’è un allenatore in particolar modo che veicola il messaggio sotteso a questa serie?

RISPOSTA. Sì, ci sono allenatori che lo sono. E sono quelli che seguo con più attenzione. Quando esce un libro, succedono sempre mille cose pazzesche: il primo che mi ha fatto i complimenti è stato Paolo Sollier, mi ha chiamato pochi giorni fa, e ci siamo già accordati perché venga ad una presentazione. Ma nella mia classifica personale degli allenatori, non posso non citare Cesare Prandelli, che sta veramente cambiando tante cose, è un riferimento indiscusso. Poi, ci sono gli amici: Ballardini e Di Biagio su tutti; ma entrando nel mondo dei sogni, che è quello che preferisco, dico anche: subisco il fascino di Montella, penso che Guardiola sia il vero craque del calcio moderno, di Mourinho mi piacciono le facce, di Conte la velocità con cui è cresciuto come allenatore, mi piace capire i punti deboli di Mazzarri, mi intenerisce molto Delio Rossi, mi fa sorridere Benitez, impazzisco per Jurgen Klopp, la compostezza di Pioli mi intriga, il self control di Allegri è da ammirare, simpatizzavo per Luis Enrique, quando parla Zeman sto sempre molto attenta a quello che dice, e via così…mi piacciono tutti, oddio, ho un debole per gli allenatori: perché penso che loro, più di tutti, possano insegnare qualcosa…loro conoscono i lati nascosti, e più belli, del calcio. Comunque, se qualcuno ancora non ha comprato il libro, deve assolutamente vedere il video, ci sono Robert de Niro e Al Pacino che…

 

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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