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Grillini, dilettanti allo sbaraglio e la riforma che nessuno vuole!

Creato il 04 febbraio 2013 da Freeskipper
Grillini, dilettanti allo sbaraglio e la riforma che nessuno vuole! di Sandokan. Gillo ed il suo M5S è entrato in un gioco molto ma molto complesso che pensa di conoscere e che rischia di travolgerlo. Il Paese è afflitto da problemi enormi da interi lustri: Giustizia - Fisco - Previdenza - Sanità - Istruzione - Lavoro - Dissesto Idrogeologico - Inquinamento - Corruzione - Debito Pubblico. Aggiungasi una miriadi di leggi berlusconiane da abolire. Proporsi come Movimento del cambiamento con una schiera di giovani neofiti della politica è come se sul ring un peso piuma dilettante volesse affrontare al suo primo incontro il campione mondiale dei pesi massimi: la buona volontà contro la forza e l’esperienza! Quello che M5S doveva fare era di proporsi puntando ad uno o due obiettivi. Su quelli preparare già le proposte di legge e una volta eletti puntare su quelle. Per il resto stare in aula ed imparare il mestiere. L’italiano si entusiasma facilmente, ma facilmente muta! Lega docet! Federalismo, Roma ladrona: poi l’illusione dei militanti è sfumata. Prima le parole, poi i vari leader a Roma (a beccarsi lo stipendio) o a Strasburgo (L’Europa cosa c’entrava con il localismo della lega) o nei CDA delle banche!!! Grillo è un comico che solo in Italia poteva suscitare questi entusiasmi! Grillo manderà allo sbaraglio delle persone in Parlamento. E’ vero si beccheranno uno stipendio e saranno chiamati onorevoli, ma se non saranno in grado di dare risposte, la gente quella stessa gente che li ha votati, li contesterà. La vera lotta da fare è il ritorno al "sistema proporzionale delle preferenze"! Il cittadino con le “preferenze” sceglie il proprio candidato! Ogni candidato si paga la campagna elettorale! Anche i partiti più piccoli possono avere eletti! Il sistema maggioritario è un falso bipolarismo che piace ai poteri forti: Banche, Finanza, Speculatori!!! Ora che non ci sono più le preferenze l’elettore deve votare il candidato scelto dal segretario di partito e scegliere solo il simbolo. Votare con questo sistema significa fare il gioco delle banche e dei grandi speculatori e gruppi di potere. In Italia Silvio, Mario e Pier Luigi parlano lo stesso linguaggio. Litigano di giorno, ma di notte preparano i futuri accordi. Ingroia avrebbe fatto bene a continuare a fare il magistrato, visti gli arretrati della magistratura. Volete la "vera riforma", eccola: 1) Retribuzione del parlamentare di 3.000 € netti al mese. 2) Gratis solo ed esclusivamente la tessera ferroviaria. 3) Dopo due mandati esecutivi a casa. Ecco in tre punti la "vera riforma" e cosa aspettano Grillo, Di Pietro e Ingroia a farla propria? A queste tre condizioni vedreste che fuga da Roma!

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