Magazine Psicologia

Grillo, bossi e il complesso del servo

Da Pasqualefoglia @pfoglia2

Bersani e sindacalisti

Ogni eccesso ha la sua nemesi

La soluzione è nel cambiamento

Chi predica bene razzola male

“Bisogna che Grillo si renda conto che lui non ha il monopolio del cambiamento. Continuando a distruggere ogni segno buono di cambiamento non si sa dove si arriva”. A dirlo è Pier Luigi Bersani dopo le consultazioni di oggi.

Quanto al prossimo governo, aggiunge, “…dovrà avere come

BEPPE GRILLO .GIORNATA DEL V DEY 2 IN PIAZZA SAN CARLO.NELLA FOTO BEPPE GRILLO
cifra l’economia reale e la vita comune dei cittadini”. “Se non mettiamo lo sguardo sulla concretezza della vita reale non troviamo il bandolo per le soluzioni e neanche una ripresa di fiducia”. “La strada è stretta, ma è la più sensata ancorché stretta. Tutte le altre strade mi sembrano più complicate, più difficili, meno forti”.

A chi gli chiede se sia possibile una forma di accordo con il Pdl per far nascere il governo risponde: “La proposta che rivolgo alle forze parlamentari si basa su uno schema che consente a ciascuna di esse di riconoscervisi”. (Roma 24 mar. (Adnkronos/Ign)

L’impasse politica attuale è una grande lezione di vita: invita i partiti ad accettare il cambiamento…

La lucidità mentale ritorna soltanto quando accettiamo la realtà che non ci piace e ingoiamo il rospo. Soltanto in questo modo il flusso di energia bloccato da circostanze avverse riprende la sua corsa. La mancata accettazione della realtà agisce come l’interruttore dell’energia elettrica.

La lotta, la resistenza, la negazione della realtà che non ci piace ci lascia senza idee, senza una via d’uscita: siamo nel buio più totale. Quando l’interruttore è su OFF non c’è creatività, non c’è cambiamento. Accettare la realtà significa posizionare l’interruttore su ON. Premendo su ON, la diga va in frantumi e l’acqua risanatrice ritorna a scorrere nel letto prosciugato del fiume fecondando il mondo intorno a sé con nuove idee e prospettive più eque. L’accettazione libera la via bloccata dalla resistenza, dalla mancata soluzione dei problemi, e il flusso di elettroni ritorna come per

lampadina
magia a illuminarci il cammino.

Premendo su ON la lampadina si accende: evviva! Il frigorifero e la lavatrice funzionano: evviva! L’acqua della doccia arriva calda: evviva! Le fabbriche funzionano a pieno ritmo: evviva! La vita ritorna a piacerci quando diciamo sì all’universo, quando accettiamo la realtà, quando ingoiamo il rospo, quando mandiamo giù il boccone amaro che ottundeva il cervello e ci impediva di ragionare.

Quando ti opponi alla realtà, non funziona niente dentro di te: nonostante hai tutto, nonostante hai ogni ben di Dio, il tuo cervello non funziona bene. Accetta la realtà e sarai felice per sempre!

Ed ecco che la morte prematura di tuo marito non ti sembra più una tragedia insopportabile e cominci a sentire energie nuove dentro di te: ti senti improvvisamente libera, ti senti rinata, cominci a guardarti intorno e ti accorgi di tanti sguardi interessanti… La vita deve sempre ricominciare.

Tua moglie ti ha lasciato ed è fuggita con l’amante: certo, è una batosta durissima: “Non me lo doveva fare, non meritavo questo trattamento dopo tanti sacrifici. E’ troppo ingiusto”. E ci rimugini su fino allo sfinimento. Non accetti i consigli. Sei chiuso nel tuo dolore e non vuoi più saperne di nulla. Ma ecco che ti illumini improvvisamente: acce

Cuba
ttando il fatto ti senti rinato e decidi di fare quel viaggetto a Cuba che avevi sempre rimandato. Niente piagnistei, ora sei libero!

Eri il titolare di una impresa con alti profitti, ma una decisione sbagliata ti ha mandato in rovina e ora sei in un mare di debiti: “Come è potuto succedere proprio a me che sono così oculato, così attento. La vita è ingiusta. La gente è cattiva”. Chiuso in te stesso, non riesci a capacitarti e soffri terribilmente senza vedere una via d’uscita. Ma un bel mattino, accettando il fatto, hai un’intuizione geniale. “Come mai non ci ho pensato prima. Era tutto così semplice”.

Dietro ogni persona vincente ci sono sempre tantissime frustrazioni e fallimenti. Non fermia

non-arrenderti-mai
moci mai alle apparenze. Donald Trump, sotto di un miliardo di dollari, così si esprime: <<Fu il momento più triste che avessi mai sperimentato nella mia vita. Anche i telefoni nel mio ufficio erano muti, cosa che non era mai avvenuta prima. In realtà, improvvisamente mi ritrovai con tutto il tempo necessario per pensare, e riesaminai la situazione in modo obiettivo. Mi parve chiaro che ero finito in quella situazione in parte perché avevo perso la giusta prospettiva (grassetto del sottoscritto) e avevo iniziato a credere alle storie dei giornali sul mio “tocco di re Mida” nel campo degli affari. In altri termini mi ero montato la testa. Il mio slancio non era dove avrebbe dovuto essere. (…) Poi ci fu una svolta, e quella svolta fu il mio atteggiamento. (…) Decidemmo di focalizzarci sulla soluzione e non sul problema. (…) Inoltre ho fatto affidamento su qualcosa che vorrei esaminare qui: il modo di pensare in positivo. Credimi, funziona. Mi ha condotto dove sono oggi, in una condizione in cui sono molto più ricco e di successo rispetto a com’ero prima che iniziasse il dissesto negli anni Novanta>>. In poche parole, la svolta arrivò nel momento in cui accettò la sua triste realtà e corresse i suoi errori.

La soluzione è nel cambiamento

Il problema non è causato dalle difficoltà in cui ti trovi, ma dal fatto che la tua mente è bloccata e sei incapace di qualunque ragionamento creativo. Le difficoltà, i dispiaceri, il fallimento, per quanto dolorosi possano essere, in realtà sono neutri: rappresentano la realtà dei fatti. Accettando le difficoltà, il dolore, il fallimento, insomma mandando giù il boccone amaro, la mente si sblocca e si recupera la lucidità mentale e la creatività: ed ecco che le difficoltà in cui ti dibattevi diventano esse stesse un’opportunità di crescita.

La situazione politica dopo le ultime elezioni sembra senza soluzione. Nessuno ha la maggioranza in

Berlusconi
entrambe le camere, e una coalizione col PDL non è gradita al PD per la presenza di Berlusconi ritenuta ingombrante, mentre i grillini non vogliono far parte di maggioranze con i vecchi partiti “che hanno mandato l’Italia allo sfascio”.

Il problema ufficiale è che senza una maggioranza stabile e affidabile non si può “governare”. Invece il problema vero è che senza una maggioranza i partiti non possono spartirsi il potere.

La soluzione è nel cambiamento

Non è vero che ci vuole per forza una maggioranza politica precostituita per governare bene. Questo è un paradigma superato. Le maggioranze di vecchio stampo servono per continuare a fare intrallazzi e gli interessi di classe, incuranti di dover poi imporre tasse su tasse per far fronte al debito pubblico. Ora tutto questo non sarà più possibile e soltanto in pochi hanno compreso che il cambiamento in atto è di natura epocale: i vecchi partiti, alleandosi e spartendosi il potere, rischiano di scomparire!

E tuttavia, visto che il Movimento 5Stelle non vuol saperne di maggioranze, salvo poi votare le singole proposte, la logica vuole che il governo si faccia tra i vecchi partiti, facendo attenzione a non comportarsi alla vecchia maniera…, benché sappiamo ormai che anche Grillo predica bene e razzola male! La sua espressione ricorrente la dice lunga sulle sue reali intenzioni. Il suo sogno segreto di onnipotenza è: “Tutti a casa… perché voglio comandare da solo”.

umberto-bossi
Chi mette tutto e tutti sulla graticola ha il complesso del servo che, diventato potente, si comporta proprio come il suo vecchio padrone. Esattamente come faceva Bossi con la sua famosa espressione “Roma ladrona”, che sottintendeva il bisogno inconscio: “Voglio essere io il ladrone”, coprendo se stesso e la Lega di ridicolo e vergogna.

Il segreto del successo di tutti i trascinatori di folle è quello di parlare a “raffica” perché in questo modo viene colpito direttamente l’inconscio delle persone (che hanno bisogno di illusioni) e non hanno il tempo di riflettere minimamente sulle cose che ascoltano e perciò le credono tutte vere e sacrosante! Ma una volta raggiunto il cielo tutti i palloni si sgonfiano…

Ogni eccesso ha la sua nemesi

Benedetto XVI

Anche “Benedetto XVI” si è reso conto di vivere in un mondo di cannibali, in giacca e cravatta, e come uomo di Dio non poteva far finta di niente.

Lo strangolamento sociale di tutta l’Europa, camuffato come politica di austerity, ha raggiunto eccessi hitleriani… Le imprese e i lavoratori sono trattati come bestie e spinti al macello o al suicidio, come se non avessero sentimenti, emozioni e neanche il diritto di vivere… Gli eccessi conducono alle rivoluzioni. E così sono arrivati “i grillini” e “Francesco”.

Francesco I

Bisogna cambiare prospettiva: occorre accettare il cambiamento. E’ necessario che i partiti smettano di vendere lo Stato agli avidi banchieri sulla pelle dei lavoratori. Se si volesse risolvere davvero il drammatico problema dei giovani in Italia, in Europa e nel mondo, basterebbe ridurre a 30 le ore settimanali di lavoro!

In generale, i problemi sorgono quando non si accetta il cambiamento. Il cambiamento in atto è contro l’avidità smisurata! Il potere è avido, mai sazio, e non è disposto ad accettare la realtà, non la vede neanche! E non accettando il cambiamento le masse insorgono!

Forse tutti i problemi esistenziali che affliggono l’umanità si potrebbero risolvere stabilen

miliardari
do un tetto massimo alla ricchezza individuale, oltre il quale si lavorerebbe al 100% per lo Stato. Ne beneficerebbero gli stessi miliardari che non sanno che farsene di tanti soldi e che, essendo tutt’altro che felici e soddisfatti, rincorrono spasmodicamente “un altro miliardo” nella vana speranza di non sentire la propria inutilità e il terribile vuoto interiore. Purtroppo, la ricchezza non è infinita e ogni “altro miliardo” viene letteralmente sottratto alla classe media spinta nella povertà.

La mancanza di una maggioranza politica certa nei due rami del parlamento italiano, anche se spaventa quasi tutti, potrebbe essere invece un’opportunità e un esempio luminoso per il mondo intero perché soltanto le idee eque e condivise diventerebbero leggi dello Stato. Forse ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma ci arriveremo.

E’ questa la realtà nuova con la quale i vecchi partiti dovranno fare i conti se vogliono salvaguardare la propria stessa sopravvivenza. Grazie a Internet si è risvegliata la coscienza collettiva e alle masse non sfugge più nulla: ora tutto deve essere trasparente e puro come l’acqua potabile.

Be Sociable, Share!
  • GRILLO, BOSSI E IL COMPLESSO DEL SERVO
GRILLO, BOSSI E IL COMPLESSO DEL SERVO

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :