A chi giova il comportamento di Grillo, che un giorno è il garante e un giorno è il leader politico del movimento 5 stelle?
L'apertura di Bersani, forse un po' tardiva dopo una campagna elettorale dai torni accesi, ha avuto come risposta la seguente: "Bersani è un morto che parla. Dovrebbe dimettersi". (forse un certo linguaggio alla fine della campagna elettorale dovrebbe essere abbandonato)
Bersani ha aperto al movimento 5 stelle (m5s) per poter formare un governo: di fatto Grillo ha chiuso la porta.
Qui le cose sono due: se Bersani si deve dimettere allora vuol dire che non spetta a lui sondare il terreno per formare un nuovo governo. Ma allora io dico la cosa dovrebbe spettare al partito che ha avuto più voti e cioè proprio m5s: come mi aspettavo però l'inesperienza politica (e forse anche altro) li portano lontano anni luce dalla capacità di governare.
Se invece Bersani in quanto capo della coalizione più votata deve essere anche colui che s'impegna per formare un governo, non deve dimettersi. Ma allora? La mossa di Grillo è chiara: spingere Bersani tra le braccia di Berlusconi affichè loro facciano un governo, mentre il m5s potrà fare una tranquilla opposizione per poi rivendicare il merito, in campagna elettorale, di non aver fatto inciuci.
Questa specie di ricatto, lecito sia chiaro, non giova al Paese e in queste ore confesso di non capire se il responsabile sia Berlusconi, che apre ad un governo, oppure no.
Una cosa è certa e la penso con insistenza: il problema dell'assenza di democrazia all'interno del m5stelle a breve verrà fuori perchè gli eletti a camera e senato sentiranno tutto il peso della responsabilità del voto e vorranno anche poter dire la loro senza necessariamente accodarsi alla linea Grillo-Casaleggio.
Secondo voi torneremo presto a votare o con la mediazione del Presidente della Repubblica si riuscirà a formare un governo?
Buongiorno
Amoon
Inviato il 01 marzo a 12:42
Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 67 "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato." E Beppe Grillo non è deputato ne senatore