Un post che ha provocato non poco imbarazzo tra gli stessi membri del M5S: “Prendiamo le distanze dalle offese sessiste dal post di Grillo. I messaggi sono stati scritti nella notte quando non era possibile operare alcun controllo: i messaggi sono stati cancellati”, ha spiegato lo staff comunicazione del Movimento.
Ma anche se il post è stato rimosso, è difficile dimenticare i commenti degli utenti: “L'ammazzerei di botte”, oppure “la porterei in un campo rom” o da “un gruppo di africani”. C’è anche chi ha parlato di violenza sessuale.
Il presidente del Senato Pietro Grasso ha commentato la vicenda: “Ho appena parlato con la presidente Boldrini per esprimerle la mia vicinanza e il mio sdegno per le offese volgari e sessiste che sta ricevendo in queste ore”, ha scritto su Facebook Grasso.
“Guardo con preoccupazione al clima di questi giorni – scrive Grasso – che ha visto il Capo dello Stato e la presidente Boldrini vittime di insulti e accuse senza fondamento: il dissenso, il cui esercizio è regolato e garantito dalla nostra Costituzione, è un elemento fondamentale del processo democratico ma quando si trasforma in un irresponsabile attacco alle istituzioni e agli organi costituzionali si mettono in discussione i fondamenti della nostra democrazia”.
Il sostegno a Laura Boldrini è arrivato anche dalle Senatrici del PD Isabella De Monte, Rosa Maria Di Giorgi e Nadia Ginetti: “Beppe Grillo vuole il ritorno della caccia alle streghe, il suo medioevo punta a colpire in modo particolare le donne. Le offese da trivio alla Presidente della Camera Laura Boldrini, alla quale va la nostra solidarietà, sono vomitevoli”.
“In pochi giorni – hanno concluso le parlamentari – è venuta fuori una quantità di maschilismo frustato che rende perfettamente l'idea della cultura oscurantista di Grillo. Resta da capire come facciano le tante colleghe del M5S a sopportare una tale deriva”.
Fonte: Il numero zero