Il netto calo del Movimento nelle elezioni amministrative ha scatenato il confronto interno. La parlamentare Gambaro dà voce al dissenso: "E' colpa dei suoi interventi". Il leader lancia un "auto-referendum": "La Rete decida se il problema sono io". Poi la invita ad andarsene: "Cerca solo un posto al sole". A confermare la spaccatura, l'esito delle votazioni per il nuovo capogruppo al Senato: 24 a 22
ROMA - Dopo il flop elettorale delle amministrative, è esplosa la tensione all'interno del Movimento 5 Stelle. Ad accendere la miccia sono state le dichiarazioni rilasciate a SkyTg24 dalla senatrice Adele Gambaro:
"Due comuni conquistati non
sono un successo, ma una debacle elettorale. Inoltre ci sono
percentuali molto basse. Stiamo pagando i
toni e la comunicazione di Beppe Grillo, i suoi post minacciosi. Mi
chiedo come possa parlare male del Parlamento se qui non lo abbiamo
mai visto. Lo invito a scrivere meno e osservare di più. Il problema
del Movimento è Beppe Grillo. Invece di incoraggiarci, scrivendo questi
post ci mette in cattiva luce. Credo che altri abbiano le mie stesse
idee; il disagio c'è ed è evidente".
La replica di Beppe Grillo
non si è fatta attendere. Dopo aver postato sul proprio blog le parole
della senatrice Gambaro, il leader del M5S ha risposto, aprendo una
sorta di virtuale referendum su se stesso: "Vorrei sapere cosa pensa il
Movimento 5 Stelle di queste affermazioni. Ditemi se sono io il
problema" (...e come no... se i grillini gli dicono che è lui il problema, si affretterà a pubblicare i commenti senza tagli e senza bannature... NdR)
E poi l'ha invitata a farsi da parte: "La senatrice
Adele Gambaro ha rilasciato dichiarazioni false e lesive nei miei
confronti, in particolare sulla mia valutazione del Parlamento,
danneggiando oltre alla mia immagine, lo stesso Movimento 5 Stelle. Per
questo motivo la invito per coerenza a uscire al più presto dal M5S. Uno
vale uno quando rispetta, vive e conosce a fondo l'etica politica del
progetto a cui partecipa ; uno vale niente, quando
scopre che la propria 'etica' coincide con quella di partiti altrui, ma
prende in giro i propri compagni di strada restando solo per costruirsi
un potere personale".
Poi ancora un altro affondo. "...Gambaro si vuole solo "assicurare un posto al sole, allora è
una che non vale proprio niente", uno "vale niente, quando scopre che la
propria etica coincide con quella di partiti altrui, ma prende in giro i
propri compagni di strada restando solo per costruirsi un potere
personale. Uno vale uno quando ci mette la faccia". Uno vale uno -
scrive ancora Grillo - quando è consapevole che l'opportunità unica che
gli è stata offerta non è per i suoi meriti, ma per servire un paese
alla canna del gas e i suoi disperati cittadini. Quando invece crede di
essere diventato onorevole per chissà quali fortune, per chissà quali
divine investiture, e usa il progetto di milioni di italiani per
promuovere se stesso e assicurarsi un posto al sole, allora è uno che
non vale proprio niente".
I deputati grillini si sono schierati
in maniera compatta in difesa del leader: "Chi pensa che il problema sia
Beppe Grillo ha chiaramente sbagliato Movimento. O forse è in cattiva
fede - ha scritto su facebook il vicepresidente 5 stelle alla Camera
Luigi Di Maio - Mi auguro che queste persone si facciano una domanda e
si diano le dovute risposte. Da sole". Sulla stessa lunghezza d'onda
Riccardo Nuti, capogruppo stellato alla Camera: "Il M5S è Beppe e Beppe è
il M5S". Anche il "sondaggio" lanciato da Grillo sul suo blog vede una
netta prevalenza di voci ciritiche contro la Gambaro, mentre sulla
pagina Facebook della senatrice sono fioccati gli insulti: "Venduta,
vergogna", "quanto ti hanno promesso?", "esci subito dal movimento, non
sei gradita", "quanti sarebbero oggi 30 denari?", e via dicendo (...quando si dice l'indipendenza di giudizio dei grillini da riporto... NdR)
Anche
l'elezione del nuovo capogruppo 5 stelle al Senato, del resto, conferma
però la spaccatura interna al MoVimento. L'ha spuntata Nicola Morra che
nel ballottaggio ha ottenuto 24 voti conto i 22 dello 'sfidante', Luis
Orellana. Due le schede bianche. La partita tra i due è stata giocata
rigorosamente in streaming ed è terminata con l'affermazione di misura
del più vicino alla linea del quartier generale di Grillo. In palio
c'era il ruolo, ma anche un deciso cambio di rotta della linea politica
finora tracciata da Vito Crimi.
Il nuovo capogruppo Morra ha
scelto il basso profilo: "Mi piacerebbe essere all'altezza delle
aspettative, perciò statemi accanto con critiche costruttive. Nessuno ha
la verità in tasca, io per primo. Insieme si cresce, da soli si va alla
deriva. Non c'è un leader e 52 gregari, ma 53 fratelli" (...oddio... sono commesso...)