E’ ora che Grillo e grillini la smettano di fare gli “eroi” a beneficio dei gonzi creduloni.
Quello che segue è lo specchietto dell’allegato n. 1 riguardante la ripartizione dei rimborsi elettorali (elezioni del 24 e 25 febbraio 2013), spettanti ai partiti e movimenti politici, assegnati con la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 36 del 25 luglio 2013 (documento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a disposizione di chiunque voglia approfondire dichiarazioni e notizie diffuse in malafede).
Dal suddetto documento, si evincono con chiarezza due cose inconfutabili.
La prima è che al Movimento 5 Stelle BeppeGrillo.it furono assegnati oltre 4 milioni di euro.
La seconda è che, in calce allo stesso documento, il M5S viene dichiarato decaduto dal beneficio e non ha potuto incassare il rimborso ai sensi degli ex artt. n. 3 e 5 della Legge n. 96/2012, poiché lo statuto del partito di Grillo non soddisfa i requisiti di legge in termini di democraticità interna.
Statuto che, a tutt’oggi, Grillo e C. si guardano bene dal modificare per renderlo “democratico”, in quanto facendolo dovrebbero rinunciare ai congrui benefici che gli derivano dal controllo del partito/azienda, evidentemente più succosi dei rimborsi elettorali. Infatti, per gli stessi motivi, non avranno diritto nemmeno ai rimborsi del 2014.
In sintesi, Grillo e Grillini non hanno rinunciato al gruzzolo, come strillano ai quattro venti, ma semplicemente non lo hanno incassato perché non glielo hanno dato (il gruzzolo) per i motivi di cui sopra.
Nino Caliendo
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