Vietato allearsi, lo dicono le regole fondamentali, le tavole della legge del Movimento 5 stelle. Perché vietato? Perché lo dice il regolamento. Allearsi per motivi politici, dopo un libero confronto con altri partiti per dare un governo all’Italia? No. Il voto di fiducia ad altri partiti o movimenti non è ammesso. Lo ribadisce Gianroberto casaleggio in un’intervista al Guardian, tradotta dal quotidiano Libero, al link qui sotto. Le norme della costituzione italiana non contano nulla per un partito che si comporta come fosse straniero, come un esercito di invasori.
Ma è essenziale alla politica e alla formazione di un governo il confronto aperto fra parlamentari che secondo la costituzione italiana non hanno vincoli di mandato: è un principio fondamentale della costituzione, di fronte alla quale il regolamento del M5S non ha valore se non inferiore. E’ quanto di più normale che un governo rappresenti sensibilità diverse. Ma oltre ad offendere volgarmente gli avversari (“quelli del Pd hanno la faccia come il c….” ha tweettato oggi Grillo, dando l’ennesima dimostrazione di pessimo gusto), Grillo e casaleggio continuano a comportarsi in modo padronale, dittatoriale. chi si è iscritto al M5S deve solo ubbidire, non esprimere opinioni anche in contraddizione. Libertà limitata e vigilata.
Si attendeva da tempo la posizione del guru, del silenzioso Gianroberto Casaleggio sulla posizione del Movimento Cinque Stelle nella bagarre post voto. La risposta arriva sul The Guardian, il quotidiano progressista inglese. Casaleggio chiude le porte e lascia il gioco in mano a Pd e Pdl: “Se un governo è messo insieme, formato da altre parti, il movimento Cinque Stelle voterà per tutto ciò che è parte integrante del suo programma. Il presidente della Repubblica decide a chi dare il mandato e se esistono le condizioni per la formazione di un governo in grado di ottenere la fiducia. Noi non vogliamo entrare in questo processo”.
Guru nell’ombra - Il guru sta alla finestra e osserva cosa accade, ma non ha voglia di prendersi responsabilità di governo. Una posizione quella di Casaleggio che è in linea con quella di Grillo, ma un po’ distante da quella degli elettori del M5S che vogliono un accordo per governare. E sulle critiche piovute sul blog di Beppe, Casaleggio risponde: “A commentare non ci sono solo i membri del MoVimento Cinque Stelle. Dunque, il fatto che qualcuno scriva qualche commento [di segno contrario] non vuol dire che le persone nel M5S non condividano la linea del movimento”. Infine avverte gli eletti a Cinque Stelle: “Non associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi. Lo sapevano fin dall’inizio”. I grillini sono avvisati.
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