Dal blog di Grillo: Nella votazione di oggi per la presidenza del Senato è mancata la trasparenza. Il voto segreto non ha senso, l’eletto deve rispondere delle sue azioni ai cittadini con un voto palese. Se questo è vero in generale, per il MoVimento 5 Stelle, che fa della trasparenza uno dei suoi punti cardinali, vale ancora di più. Per questo vorrei che i senatori del M5S dichiarino il loro voto. Nel “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento” sottoscritto liberamente da tutti i candidati, al punto Trasparenza è citato: – Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S. Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze.
In pratica Grillo sta chiedendo ai ‘ribelli’ di dichiarare per chi hanno votato in Senato e poi di dimettersi, qualora abbiano votato diversamente da come indicato dal gruppo (scheda bianca). Signori, quest’uomo è fuori come un balcone.
Proprio ieri scrivevo su facebook:
Poche ore dopo arriva l’articolo di Grillo:
Non si fidano di sé stessi, soprattutto di sé stessi. Sanno di essere impresentabili e quindi devono presentare sempre qualcun altro. Per loro ci vuole un po’ di conservatorismo compassionevole.
Era un commento scontato. Comunque sul Blog, sulla rete ed anche tra i parlamentari grillini si sta aprendo una breccia di ‘buonsenso’. Il ‘duce’ a 5 stelle darà il via alle epurazioni?
E a sera, sempre su Facebook, l’autodenuncia del neo senatore Giuseppe Vacciano: “‘Se si cercano i colpevoli di ‘alto tradimento ai principi del M5S’, ecco, uno l’avete trovato. Lunedì e martedì sarò a Roma per discutere l’opportunità delle mie dimissioni”.
Peraltro nello stesso 2010 era proprio il comico genovese ad esaltare l’articolo della costituzione sulla ‘libertà di mandato’:
L’articolo 67 della Costituzione – “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato” – è molto chiaro. Chi è eletto risponde ai cittadini, non al suo partito
Coerenza eh?