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Grillo NON vuole governare

Creato il 30 dicembre 2012 da Laperonza

 

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Il sospetto lo avevo da tempo e ora ne ho la conferma. Leggendo il manifesto programmatico, la cosiddetta Agenda, del Movimento 5 Stelle c’è un punto che chiarifica non la mancanza di volontà di assumersi responsabilità precise. Il sesto punto, infatti, cita: “referendum sulla permanenza dell’Euro”. Per votare una lista pretendo di sapere quale sia il programma. Il programma deve essere (dovrebbe essere, perché troppo spesso non lo è) vincolante e deve essere rispettato. Nel programma ci deve essere scritto cosa si intende fare. Dire che si vuole indire un referendum per far decidere agli Italiani cosa fare equivale a lavarsi pileatamente le mani della questione. Sappiamo tutti che Grillo è antieuropeista ma evita accuratamente di dichiararlo apertamente perché potrebbe avere influenze negative sul voto. Quindi rimanda il tutto al referendum sapendo che mai lo farà.

Ingroia “lascia la porta aperta” a 5 Stelle ma Grillo lo invita a richiuderla immediatamente. È solo l’ultimo di una serie di proposte di confronto, tutte rifiutate. Chi si candida a governare quantomeno valuta la possibilità di alleanze, di convergenze sui programmi, di azioni comuni. Negarle prima ancora di valutarle implica la mancanza di volontà di governo o l’assoluta incoscienza nel buttarsi allo sbaraglio per governare un Paese senza esserne attrezzati.

Il problema in realtà è proprio questo: se Grillo vincesse le elezioni avrebbe la capacità reale di governare l’Italia? Rinunciando sostanzialmente ad avere uomini di esperienza nel suo interno, negando ogni possibilità di confronto con le altre forze politiche, come pensa, Grillo, di governare una Nazione? L’Italia non è un condominio.

Ma Grillo non vuole governare. Vuole vincere le elezioni (forse ci riuscirà) diventando il primo partito ma punta dritto dritto all’opposizione. Il suo disegno politico non è chiaro e il dubbio è che non vi sia un reale disegno politco. Ma potrebbe vincere ed essere costretto a governare. Come lo farà?

Ho dato la mia firma per la presentazione delle liste del Movimento 5 Stelle perché credo che sia giusto che sia presente alla competizione elettorale. A questo punto, però, dubito che darò il mio voto. Non intendo assumermi la responsabilità di mandare al governo del Paese qualcuno che non ne abbia né l’intenzione ne la capacità.

Luca Craia


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