La (breve) storia è questa:
Antonio ha scritto questo post su Loredana Errore dove sottolineava il fatto che, quando canta, tende ad aspirare le lettere come si fa quando si parla in inglese.
Una roba davvero tranquilla che però, come spesso capita in questi casi, ha scatenato un esercito di fanZ pronti ad immolarsi in onore della Loredana. Teribbili.
Allora, tralasciando il fatto che la canzone “Il Muro” ha un ritornello orrendo, pericolosamente simile alla canzone di Francesco Boccia del Sanremo 2001, nell’insieme non è nemmeno così male. E’ uno di quei pezzi che, quando li riascolti dopo 10 anni pensi: Ma chi cazzo era che la cantava? Ah sì, quella che aveva partecipato ad Amici, chissà che fine ha fatto?
Eh già, perché il vero problema (ed è un mio discutibile parere ovvio) è che molti di questi “figli di talent show” hanno una vita brevissima.
Tranne rari casi, vivono un momento di luci e colori e poi, velocissimi, raggiungono i Jalisse nel dimenticatoio, e la loro unica speranza, oltre a trasmissioni come meteore, sono quei concerti tristissimi in qualche sagra della porchetta davanti ad un gruppo di pensionati.
Sempre così, all’inizio sembra che il panorama musicale italiano dipenda da loro ed invece, appena le bimbe smettono di cagarli – puf! – spariscono nel nulla, come un peto nel vento.
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