Se è andato tutto bene — se non ho perso qualche coincidenza, non ho litigato con qualche controllore (facendomi buttare giù dal treno… in corsa) e non sono stata coinvolta mio malgrado in qualche intrigo internazionale — a quest’ora starò ronfando in una stanza a Dresda (perché c’ho un’età e dovrò recuperare sonno).
Ma non lascio il blog incustodito.
Gli Angeli Piangenti faranno la guardia alla Bottega nei prossimi dieci giorni.
Don’t blink.
Weeping Angels. Una delle razze aliene che compaiono in Doctor Who — serie che ho conosciuto grazie a David Tennant e della quale ammiro la genialità, ma a cui non sono riuscita ad appassionarmi.
Hanno l’aspetto di statue che si muovono, velocissime e silenziose, solo quando non sono osservate: se le si guarda, si bloccano. Mai fissarli negli occhi: gli occhi sono la porta dell’anima e i Weeping Angels hanno diverse curiose prerogative. D’altra parte, gli occhi sono anche il loro punto debole: se due Angeli incrociano i rispettivi sguardi, pietrificano definitivamente. Per evitarlo, quando si immobilizzano portano le mani al viso, in modo da coprirli. Da qui l’atteggiamento “piangente”.
Don’t blink. Don’t even blink. Blink and you are dead. They are fast, faster than you could believe. Don’t turn your back. Don’t look away. And don’t blink! Good luck.
Batti le ciglia e, ogni volta che riaprirai gli occhi, gli Angeli saranno sempre più vicini — le braccia tese, le dita adunche, la loro iniziale inespressività che cede via via il passo a una smorfia feroce, tutta bocche spalancate e denti aguzzi.
In alcune scene dell’episodio Colpo d’occhio (3×10), in cui compaiono per la prima volta, e poi in Il tempo degli Angeli (5×04) e Carne e pietra (5×05), sembrava di assistere a una versione letale dell’un due tre stella a cui giocavo da bambina.
Gli “Wow!” nella mia testa si sono sprecati.
Giusto per non poter (o volere) fare a meno di rompere, ho trovato meravigliosamente inquietanti gli Angeli di Colpo d’occhio, piuttosto che quelli ciarlieri e ridanciani degli altri due episodi — ma anche Angelo/Bob e gli altri fanno lo stesso il loro porchissimo effetto, mentre avanzano al buio, implacabili e affamati.
Invidio cordialmente Steven Moffat: ha dato vita a quel genere di creature di cui vorrei saper scrivere io.
[Le gif sono tratte dagli episodi 5x04 e 5x05... e le adoro! Tempo di scoprire chi le ha realizzate e crediterò]